Un gran gol di testa di Luca Caldirola fa continuare la striscia negativa dell'Inter in serie A: quattro sconfitte in cinque gare.
La crisi dell’Inter in campionato ormai non ha più limiti. Quarta sconfitta in cinque partite con un pareggio con la Salernitana nel mezzo. Ora i nerazzurri sono a 51 punti, quinti in classifica ed è davvero a rischio la Champions League 2023-2024, anche se quella attuale sembra sempre più bella con le semifinali in vista.
Mercoledì c’è una sfida storica contro il Benfica in Champions League, per tornare dopo tanti anni in una semifinale della Coppa più importante in Europa e allora Inzaghi decide di fare turnover. In attacco giocano Lukaku e Correa, Stephan de Vrij torna centrale in difesa al posto di Acerbi, anche Brozovic è lasciato in panchina, al suo posto Asslani.
Palladino scende in campo con un “gasperiniano” 3-4-2-1, con Izzo e Caldirola ai lati in difesa, i soliti esterni a tutta fascia, Carlos Augusto a destra e Ciurria a sinistra, mentre in attacco dietro Mota Carvalho ci sono Sensi e Colpani.
Nel primo tempo l’Inter spinge senza però sfondare e senza nemmeno avere troppe occasioni importanti. La prima è sul piede di Correa ma Di Gregorio fa buona guardia, mentre il Monza perde per l’ennesima volta Sensi, sostituito da Caprari.
Secondo tempo più frizzante, con due occasioni di Lukaku in tre minuti. La prima di testa parata ancora una volta da Di Gregorio e la seconda alta di poco. Pochi minuti dopo tiro fotocopia di Mota Carvalho per il Monza, ancora una volta di poco sopra la traversa. Il Monza continua a spingere e al 77’ su un calcio d’angolo segna un gran gol di testa con Luca Caldirola. L’Inter accelera, con una bellissima imbucata di Calhanoglu per Lautaro Martinez che spara ancora una volta su Di Gregorio. Gli ultimi 10 minuti sono giocati tutti su Lukaku, nella speranza che possa superare di forza i marcatori del Monza e arriva in porta con la palla. Ci prova un paio di volte di testa ma non ci riesce. All’ultimo secondo su una spizzata su un calcio d’angolo, Dzeko a due passi non riesce a mettere dentro.
