foto da Quotidiani locali
La sosta e tutti i dubbi che un intervallo di quindici giorni si porta dietro, la sua assenza in panchina complice la squalifica per il rosso arrivato con il Milan, le assenze in difesa (Beaco e Perez) e a centrocampo (Walace), ma soprattutto gli ingredienti da mettere in una partita che si presenta decisamente complicata.
Eccoli i temi affrontati da Andrea Sottil alla vigilia della trasferta di Bologna che poco meno di due mesi fa si fece gioco dei bianconeri sbancando in rimonta il Friuli.
RIPARTENZA
Da oggi al 4 giugno, giorno dell’ultima di campionato non ci si fermerà più. «La sosta porta sempre un’interruzione dei ritmi – dice Sottil – ma è anche vero che ne abbiamo approfittato per recuperare giocatori in termine di infortuni e condizione fisica.
Avevamo molti giocatori in Nazionale e abbiamo lavorato in dieci, ma questo penso sia un problema comune.
Abbiamo comunque svolto una buona settimana, individualizzando gli allenamenti. I ragazzi hanno lavorato bene e la squadra, da inizio settimana, ha lavorato con grande concentrazione e con una bella atmosfera. L’obiettivo principale è andare a Bologna a fare risultato».
ASSENZE E SOLUZIONI
Tre squalifiche in un colpo solo non saranno facili da “gestire”. Sottil inizia ricordando lo spavento preso per Bijol poi si sofferma su Masina e su chi dovrà sostituire Walace, sempre presente finora: «Su Bijol eravamo preoccupati nell’immediato, ma siamo stati rassicurati subito dopo da lui. Masina sta bene, ha avuto una ricaduta muscolare: con lui, lo avevo già detto, abbiamo forzato il rientro, consapevoli che sarebbe potuto accadere e lo ringrazio per la sua disponibilità.
Walace per caratteristiche fisiche e tecnico-tattiche è insostituibile. Però abbiamo all’interno della rosa giocatori duttili, intelligenti e che sanno giocare a calcio. Lovric e Arslan hanno fatto sia il play che il mediano a due, quindi le soluzioni ci sono.
Dobbiamo giocare sempre con la nostra identità e adattarci alle caratteristiche dei giocatori che metterò in campo».
AVVERSARIO
Il Bologna sotto la guida di Motta è cresciuto. «Si tratta di una squadra scorbutica, di qualità – l’identikit che Sottil fa dei rossoblù –. Mi aspetto una gara combattuta con due squadre che giocano a calcio.
Loro difendono compatti, da quello che abbiamo visto e per i numeri, conquistano pochi palloni nella metà campo avversaria. È inoltre una squadra manovriera che gioca a palla bassa.
L’arma vincente sarà l’ordine tattico, la pazienza e l’intelligenza nel muoversi con o senza palla. Anche nell’uno contro uno sono pericolosi, con Orsolini e Barrow. L’importante è andare in campo consapevoli delle nostre forse e di poter fare male a tutti. Vogliamo continuare assolutamente questo momento positivo».
SQUALIFICA
Sarà costretto a seguire la partita dalla tribuna. «Dall’alto si vede meglio», scherza Sottil che poi si fa serio: «Dispiace non essere in panchina, mi manca un pezzo.
Luca (Cristaldi ndr.) per me è un collaboratore e un amico da tanti anni, su di lui non ha alcun tipo di dubbio. Però mi dispiace molto non essere vicino ai ragazzi e vivere la partita. La squalifica fa parte del gioco e va accettata».