A volte l’acqua che esce dal rubinetto è giallognola. Altre volte è color ruggine. Succede in decine di abitazioni delle vie Pennato, Sottoriva e Cividale ad Adorgnano, ma anche in alcune aree di Tricesimo.
Ormai non si contano le segnalazioni dei residenti, che da anni ricorrono all’acqua in bottiglia per bere o per cucinare e si affidano alle frequenti manutenzioni degli idraulici, chiamati a pulire filtri, tubature ed elettrodomestici.
C’è chi, dopo anni di proteste, ha deciso di dire basta e ha sospeso il pagamento delle bollette del Cafc, come Giuseppe Abelli e la figlia Francesca, entrambi componenti di un comitato spontaneo che ha inviato ripetute richieste a Cafc e Comune di Tricesimo per denunciare la situazione.
«Dai rubinetti delle nostre utenze continua a sgorgare acqua dichiarata potabile di color giallo e marrone con residui sabbiosi – hanno messo nero su bianco in una lettera firmata da otto persone residenti in via Pennato e via Cividale ad Adorgnano –. La stessa, da analisi fatte privatamente, è risultata avere residui ferrosi ben oltre i limiti fissati per legge.
Ostruisce i filtri in uscita e crea danni a lavastoviglie e lavatrici dalle quali escono panni macchiati irrimediabilmente.
Dobbiamo svuotare intere vasche da bagno e sciacquarle dalla fanghiglia decantata prima di riutilizzarle.
Vista la ripetitività dell’inconveniente – hanno aggiunto – ci vediamo costretti a sospendere il pagamento delle bollette delle utenze».
Francesca Abelli non ne può più: «Ho pagato una fattura da 400 euro all’idraulico per la pulizia degli impianti e la sostituzione dei filtri e compro acqua in bottiglia, per questo ho deciso di sospendere il pagamento delle bollette.
Mi sono rivolta tante volte al Comune e al Cafc, dopo un continuo rimpallo di competenze il Cafc mi ha fatto sapere che avevano in programma dei lavori: dovevano farli entro il 2022, poi entro maggio, ora pare che si allunghi ancora, ma questa situazione va avanti dal 2017».
Uno dei primi a lamentarsene fu Massimo Revelant da via Sottoriva: «L’acqua si è rivelata inutilizzabile, non solo per noi ma anche per il mio bestiame – ammette –. Dopo reiterate proteste sono intervenuti sulla tratta e la situazione è migliorata, ma spesso il problema si ripresenta: non utilizziamo quell’acqua in cucina e a volte, quando la utilizziamo per lavarci, ci bruciano gli occhi».
Marsiliana Zanitti, che abita nella stessa via conferma che la situazione è migliorata dopo l’intervento, ma ammette che a volte l’acqua ridiventa giallognola.
In via Ognissanti, invece, riferisce Enrico Marcuzzi «spesso è marrone, sembra abbia depositi di ruggine e non è possibile berla o utilizzarla per fare da mangiare, capita anche che macchi il bucato. Ho telefonato svariate volte al Cafc, ma il problema resta».
Segnalazioni arrivano anche dai condomini in via Diaz, piazza Verdi e via Canova nel capoluogo.
«Abbiamo evidenziato al Cafc le gravi criticità delle reti di acquedotto e di fognature – segnala il sindaco di Tricesimo Giorgio Baiutti –. Negli ultimi tre anni sono state sostituite, con il concorso finanziario del Comune, alcune condotte idriche, ma abbiamo chiesto interventi al Cafc per risolvere i disservizi che da tempo sopportano i residenti.
Cafc ha messo sul piatto 600 mila euro per i lavori che dovrebbero partire quest’estate.
Nel frattempo, entro aprile inizieranno gli interventi alla rotonda del Famila, dove è prevista una prima sostituzione della tratta idrica che porta ad Adorgnano».
