In mezzo alla campagna trevigiana, tra gli orti e frutteti dell’azienda agricola Nonno Andrea, sono sbocciati 5 campi di variopinti tulipani: un oceano di 350 mila bulbi, piantati a novembre, fioriti in questi giorni, consentendo la magica esperienza di potersi perdere in un mare colorato.
Palettine e fogli di carta alla mano, in tanti stanno trascorrendo il tempo a cogliere il loro fiore preferito, camminando qua e là tra le lunghe corsie di tulipani.
Sono più di 60 varietà, selezionate con cura. Il bello, forse, è proprio questo: poter scegliere il proprio fiore, raccoglierlo con le proprie mani con la terra morbida che accarezza le dita, trascorrendo il proprio tempo più lentamente.
«Creare un contesto dove poter vivere la campagna in maniera bio-diversa, in armonia con la Natura e in sintonia con le stagioni, è per noi la cosa più bella», spiega Luca Manzan, uno dei tre soci di Nonno Andrea, «vedere questa distesa di tulipani vicino ai frutteti in fiore è emozionante. La campagna riesce sempre a sorprenderci: sempre nuovi scorci, nuove forme e nuova vita da poter condividere».
Tra i campi di tulipani i bambini possono anche partecipare ad attività di fattoria didattica con le api o divertirsi tra costruzioni in legno realizzate con alberi recuperati dopo la tempesta di Vaia. «Noi diciamo sempre: che ritorno alla campagna sia, in questa sinfonia di colori e profumi, tra frutteti in fiore e… tanti tulipani», conclude Manzan. Il costo è di 5 euro, con 3 tulipani inclusi. Gli extra sono conteggiati 1 euro l’uno. Bambini sotto il metro, disabili e accompagnatore non pagano. Info sui canali social e su www.nonnoandrea.it.
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Il tulipano è simbolo di amore. Per i fratelli Coletto, dell’azienda agricola Villa Rosa di Sant’Andrea di Barbarana, rappresenta anche l’amore per la sorella che non c’è più, strappata troppo presto alla vita. Una distesa di tulipani a forma di sole, 36 mila i bulbi messi a dimora (dal giallo al bianco, dal rosso al fucsia) per ricordare Michela Coletto, scomparsa a 49 anni nel 2020 per malattia.
I fratelli Francesco, Claudio e Laura, titolari di Villa Rosa, hanno voluto ricordarla così. Da pochi giorni, è cominciata l’autoraccolta: chiunque può scegliere e portare a casa i tulipani più graditi. Un migliaio le adesioni, da sabato scorso; 1 euro a fiore, parte del ricavato in beneficenza all’Ail (lotta alle leucemie) e asilo parrocchiale di Sant’Andrea. L’azienda fornisce paletta e cestino, l’unica richiesta è che il tulipano sia preso con il bulbo, in modo da poter essere ripiantato e rifiorire la prossima primavera.
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Ma c’è pure un’altra iniziativa, in via Manzoni: il 15, 16 e 23 aprile, ecco il “Sant’Andrea Flower Festival”, laboratori ludici per bambini e food truck. Si raccoglieranno fondi per la realizzazione di un’aula all’aperto alle elementari di Fagarè. «Abbiamo scelto il tulipano, perché era il fiore preferito di mia sorella Michela», commenta la titolare Laura Coletto, «l’idea di formare un sole ha per noi un forte significato: illuminiamo il nostro paese e il suo ricordo». I tulipani per non dimenticare, i fiori per dare luce al futuro. —
