VOGHERA. Un litigio all’interno del gruppetto di ragazzi che, da mesi, staziona sotto ai portici dell’ex caserma. Sono le quattro e mezza del pomeriggio di martedì. Urla, spintoni, poi una ragazza che finisce a terra e viene presa a calci, riesce a fuggire e si rifugia nei vicini locali della biblioteca comunale dove spiega di essere stata rapinata. Lì, gli addetti chiameranno la Polizia locale – che non ha pattuglie a disposizione – e poi i carabinieri, che arrivano. Niente rapina, un litigio violento. Ma anche l’ennesimo episodio in quell’edificio che dovrebbe essere di tranquillità e cultura. C’è, si perdoni la frase fatta, un’emergenza sicurezza.
«Va avanti così da mesi – ci racconta chi frequenta quel luogo –. Si radunano dei ragazzi, a volte sono anche maggiorenni, spesso stranieri. Sembra che giri della droga, ma non si può dire, certamente urlano e molestano la gente che passa. Nelle scorse settimane un utente della biblioteca ha ricevuto uno sputo, tre o quattro giorni fa hanno gettato un mattone contro una vetrina». La biblioteca chiude alle 18, ora la luce dà maggiore sicurezza, ma «in inverno c’era da avere paura a camminare da soli in quella zona, anche fuori dall’ex caserma». Quando, come mercoledì, la biblioteca chiude al pomeriggio, i ragazzi entrano dall’area degli uffici di Asm e poi, come sanno tutti, i passaggi per raggiungere i portici (peraltro in parte zona vietata, di cantiere) si trovano.
La questione è stata anche segnalata dalle forze politiche di opposizione: «Noi abbiamo immediatamente avvertito i vigili, nel caso di un episodio di cui eravamo stati allertati – dice il capogruppo Udc, Nicola Affronti – ma quando sono arrivati sul posto i ragazzi si erano allontanati. Abbiamo anche segnalato la situazione al Comune perché intervenga. Con il cantiere aperto, spesso quella zona diventa terra di nessuno». —
