CASTELLAMONTE
Lunedì 3 aprile, alle 10,30, nella sala consiliare, si terrà il tavolo tecnico informativo, aperto ai residenti della frazione Filia, con i rappresentanti della Inwit, assessori, consiglieri e tecnici dell’amministrazione comunale. All’ordine del giorno, l’istanza presentata dalla ditta Inwit ad inizio anno per l’installazione di una torre in frazione Filia, destinata ad antenne e ripetitori, alta circa 30 metri.
la rabbia dei frazionisti
I residenti della borgata collinare della città della ceramica hanno manifestato tutta la loro preoccupazione per il posizionamento del maxi palo per le telecomunicazioni vicino alle abitazioni, temendo rischi per la salute, facendosi promotori di una raccolta firme sottoscritta da ben 186 persone che è stata recapitata sulla scrivania del sindaco, Pasquale Mazza. Come è facile immaginare, la questione ha infiammato il dibattito politico. Il gruppo consiliare di minoranza “Per Castellamonte” ha presentato al protocollo del Comune una richiesta di informazioni urgenti.
opposizioni alla carica
Appreso da alcuni cittadini residenti in frazione Filia della possibile installazione di un’antenna per telefonia e della forte preoccupazione a tal riguardo tanto da aver presentato una petizione scritta- affermano i consiglieri Rocco Santoro, Valentina Coppo e Fabio Garaffa-, il gruppo “Per Castellamonte” ritiene indispensabile che non venga autorizzata l’installazione dell’antenna prima che sia fatta chiarezza su tale situazione e siano informati i residenti della frazione. Nell’interrogazione è stato chiesto al Comune di fornire in tempi rapidi una dettagliata relazione in merito a tale possibile installazione con le informazioni tecniche dell’impianto che dovrebbe essere realizzato e di avere copia della documentazione relativa alla richiesta di installazione e dell’intera pratica agli atti del Comune».
la replica del sindaco
E non si è fatta attendere la replica dell’amministrazione Mazza. «Considerate le preoccupazioni sollevate dai firmatari della richiesta di incontro e nell’ottica della massima trasparenza – precisa il borgomastro –, i cittadini avranno la possibilità di fare domande e risolvere dubbi o perplessità direttamente facendosi spiegare da Inwit quale sia il progetto che l’azienda sta portando avanti per Filia. Mi preme invitare, in primis, tutti i consiglieri comunali a consultare l’albo pretorio per evitare di sollevare, in modo che potrebbe sembrare strumentale, questioni sulla mancata informazione da parte del Comune ai cittadini. Questo per dire che è stato effettuato un avviso e ne è stata garantita la pubblicazione per la durata di trenta giorni naturali e consecutivi».
«Inwit, come si può facilmente constatare dagli atti pubblici, chiede l’autorizzazione all’installazione di una torre, senza apparati trasmissivi - aggiunge Mazza-. Il Comune, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, sentiti gli Enti sovracomunali e di controllo(Soprintendenza, Regione e Arpa), sta autorizzando Inwit alla costruzione della torre. Non sta autorizzando alcuna antenna, dal momento che, ad oggi, nessun gestore ha presentato una richiesta per andare a occupare un posto su quella torre. Nel momento in cui la torre sarà pronta, Inwit potrà vendere o affittare agli operatori lo spazio sulla torre. Ogni operatore solo allora dovrà richiedere un’autorizzazione che il Comune rilascerà soltanto previo parere favorevole di Arpa Piemonte. Il Comune non può non autorizzare, semplicemente perché violerebbe la legge».
rischi per la salute
«Non esistono, per legge, distanze minime dalle abitazioni. Rispetto, invece, alle norme a tutela della salute dai rischi dell’elettromagnetismo, quelle sono competenza esclusiva dello Stato – puntualizzano da Palazzo Antonelli – Ci sono limiti da non superare ed è opportuno posizionare i ripetitori ad una distanza idonea da case, scuole, ospedali e aree pubbliche in generale».
«Non è, però, corretto dire che gli abitanti di Filia non sono stati informati - conclude Pasquale Mazza - Il 6 febbraio, io stesso, insieme alla responsabile del Suap che gestisce il provvedimento, ha ricevuto una delegazione di rappresentanti della frazione per illustrare la richiesta pervenuta da Inwit, chiarirne i contenuti e fornire informazioni su come richiedere l’accesso agli atti».