MONTALTO DORA
Ennesimo furto a Montalto Dora ai danni di un'abitazione ubicata poco distante dal centro del paese. Il fatto si è verificato intorno alle 7.30 del 16 febbraio e, su richiesta della proprietaria dell'immobile, non presente in casa al momento del reato, la polizia municipale è intervenuta all'esterno dell'abitazione per verificare l'incolumità del gatto a cui la padrona è molto legata.
Solo da pochi giorni si era verificata la truffa, con la tecnica delle monete, nel piazzale lungo la stessa statale che ha visto protagonista, ancora una volta, una donna. Nonostante la disavventura, grazie alla polizia di Ivrea, la malcapitata ha recuperato la borsa contenente documenti e affetti personali eccetto, come era prevedibile, i contanti.
Per contrastare furti, truffe e atti vandalici verificatisi negli ultimi anni, i Comuni di Borgofranco, Quassolo, Tavagnasco e Settimo Vittone situati lungo la statale 26, hanno attivato nel 2020, in piena pandemia, un progetto condiviso di difesa del territorio che consiste nel sistema di videosorveglianza, Targa system, che permette di conservare i numeri delle targhe e le fotografie nel rispetto della normativa vigente. Le nove telecamere, posizionate in punti strategici in direzione della Valle d'Aosta e della provincia di Biella permettono di rilevare le targhe anche parziali, il colore dell'auto, il tipo di veicolo, la nazionalità, il varco, la direzione di marcia, la provincia di immatricolazione, la black e white list, i codici kemler e il tipo di infrazione. Le forze dell'ordine con queste indicazioni riescono a individuare eventuali responsabili di reati.
La centrale operativa che monitora tutto, a cui lavora quotidianamente la polizia municipale in servizio, è installata a Borgofranco e l'impianto è collegato con la questura di Torino, ma anche con le forze dell'ordine di altri paesi e regioni.
«L'amministrazione comunale – afferma il sindaco Fausto Francisca – per rendere più sicuri i cittadini e contrastare fenomeni dilaganti legati a furti, truffe ed atti vandalici, ha organizzato incontri informativi presso le scuole in collaborazione con le forze dell'ordine. Inoltre, il sistema di videosorveglianza ha notevolmente ridotto i furti, ma purtroppo non li ha eliminati del tutto». Questo investimento è costato ai Comuni 120.000 euro per la messa in posa e costa circa 15.000 per la manutenzione e per le verifiche annuali. Dalle ultime rilevazioni, sembra davvero un tratto di strada molto frequentato in quanto in media i passaggi si aggirano intorno ai 3.600 al giorno. «Il lavoro di sorveglianza – spiega il comandante della polizia municipale di Borgofranco Fabrizio Fracassa – è molto complesso; siamo riusciti a ottenere dei buoni risultati perché i Comuni si trovano in posizioni strategiche e il passaggio nei territori interessati è obbligato. Abbiamo documentato, oltre a infrazioni e auto segnalate, anche atti di suicidio legati a persone che sono state trovate cadaveri in Valle d'Aosta, inoltre le telecamere hanno ripreso atti vandalici che hanno interessato le ferrovie dello stato».
Per ottenere dei risultati soddisfacenti, è necessario che la postazione di scrematura e di controllo sia unica altrimenti viene meno lo scopo del servizio.
«Il Comune di Settimo Vittone – afferma il sindaco Sabrina Noro – ha aderito a questa iniziativa promossa dal Comune di Borgofranco condividendone i costi soprattutto nella consapevolezza che questo tipo di impianto aveva la sua massima efficienza qualora fosse stato condiviso su un territorio più ampio, perché garantiva e garantisce la possibilità di monitorare e di controllare varchi di passaggio sulle arterie che collegano i territori in ingresso e in uscita dai Comuni stessi. In particolare per Settimo il posizionamento di un impianto nella parte lungo le strade provinciali che portano alla parte alta del territorio ha offerto un'opportunità maggiore di sorveglianza della parte alta del paese che appunto nelle stagioni invernali spesso era oggetto di furti e di atti malavitosi».
Sull'efficacia dell'impianto concordano anche i sindaci di Tavagnasco Giovanni Franchino e di Quassolo Agostino Blanc che in modo unanime ritengono «utile questo servizio per la tranquillità dei cittadini».
In questi anni l'efficienza dello strumento è stata spesso comprovata e ha dimostrato di essere un buon presidio sul territorio utile soprattutto alle attività delle forze dell'ordine e è una dimostrazione di collaborazione tra comuni e forze dell'ordine per un obiettivo comune che è la sicurezza dei cittadini e del territorio. anastasia patrelli
