Nella puntata del Grande Fratello Vip andata in onda ieri sera la concorrente Giaele De Donà è stata criticata dal conduttore Alfonso Signorini. Al centro della discussione c’è il suo matrimonio e il concetto di amore libero che la ‘vippona’ ha sempre professato regnare nella propria relazione. Dopo la delusione ricevuta in occasione di San Valentino per la lettera del marito Brad, infastidito per l’avvicinamento della moglie ad alcuni ragazzi della casa, Giaele ha provato a giustificare il consorte. Ha infatti cercato di immedesimarsi in lui dicendo che probabilmente è rimasto piccato per alcuni suoi atteggiamenti, spiegando quale sia il patto su cui si fonda il loro matrimonio: “Si tratta di un divertimento condiviso insieme. Rimane un divertimento, una cosa di una notte, non una cosa continuativa. Per questo gli ha dato fastidio il rapporto con Antonino. Si è preoccupato del mio sentimento nei suoi confronti. Gli dà fastidio avvenga pubblicamente e non nel nostro privato“.
Parole che non sono molto piaciute a Signorini il quale ha risposto: “Con questa premessa non dovevi venire al Grande Fratello! Ogni volta che ti senti una donna libera e la cosa non funziona, la gente si chiede allora non ce l’ha raccontata giusta”. Il conduttore ritiene infatti che nel momento in cui ha deciso di partecipare al GF Giaele sapeva che la sua vita sarebbe diventata pubblica compresa la relazione con il marito. Quindi si chiede come mai ora che è diventato di dominio pubblico, il loro amore libero non sia più una scelta condivisa. Ha inoltre aggiunto: “C’è un’altra cosa che non mi quadra, lì nella casa hai le mani legate, non puoi fare nulla, poi ti facciamo vedere le foto di lui in compagnia di altre ragazze e ti incavoli“. Davanti a questo ‘attacco’, De Donà ha provato a difendersi riuscendo soltanto a dire che il suo arrabbiarsi era dovuto al fatto che Brad “era venuto in Italia, non era venuto a trovarmi e non mi mandava segnali”.
L'articolo Grande Fratello Vip, Alfonso Signorini e lo scontro con Giaele De Donà: “Con questa premessa non dovevi venire” proviene da Il Fatto Quotidiano.