foto da Quotidiani locali
GORIZIA.Un semaforo ora c’è. Ma è finto. È stato posizionato appena prima delle transenne del Comune di Gorizia. Così i residenti hanno simbolicamente ribadito all’amministrazione municipale la richiesta di istituire almeno un senso unico alternato nel tratto interessato allo smottamento che ha portato alla chiusura totale della strada di Costabona. Il finto semaforo è stato posizionato durante il sopralluogo effettuato venerdì mnattina, 3 febbraio, insieme al responsabile comunale della Protezione civile, Salvatore Gambitta, delegato dall’assessore alla Sicurezza del Territorio Francesco Del Sordi per raccogliere le istanze degli abitanti della zona.
In località Vinci la viabilità è stata interrotta il 6 dicembre scorso. Il provvedimento è stato preso dopo la segnalazione della presenza di detriti caduti sulla carreggiata. Il problema dello smottamento lungo la strada di Costabona è noto da tempo ed era stato risolto una prima volta realizzando una barriera con dei tronchi di legno, ma anche questi hanno ceduto e l’amministrazione comunale ha dovuto chiudere al traffico la strada. A rischio c’è un tratto di appena una cinquantina di metri. A monte e a valle della curva interessata al movimento del terreno sono state piazzate transenne in plastica gialla e new jersey in cemento. A ridosso dello smottamento ci sono delle altre transenne di metallo e tra queste e il muro di contenimento in cemento armato ci sono pietre di diverse dimensioni e parti della barriera in legno che si sono staccate.
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A causa dell’interruzione alla viabilità una decina di famiglie è costretta a effettuare un lungo giro attraverso località Case Noris ma, come hanno ricordato Alessandro Alia, Christian e Branko Sfiligoj e Francesco Brai il 28 gennaio un albero caduto a San Mauro ha di fatto isolato l’intera zona. «In quel caso - nota Alia -dovevo solo andare a cena fuori, ma se ci fosse stata un’emergenza sanitaria, cosa sarebbe successo?». Il tema delle emergenza è la vera questione sul tavolo: «Non ci sono segnali che indichino il percorso alternativo per raggiungerci», lamentano i residenti che devono lottare anche per ricevere i pacchi dei corrieri e la posta con le bollette.
Il tema è stato discusso anche nel corso del Consiglio comunale di lunedì. L’assessore Francesco Del Sordi ha fatto sapere che è stata affidata ad un geologo una perizia, indispensabile per valutare poi la possibile istituzione del senso unico alternato chiesto dai residenti. «La situazione - ricorda Del Sordi - non è drammatica, ma ci sono dei passaggi tecnici che devono esser rispettati. Non è una questione politica, è tecnica. Abbiamo chiesto alla Regione di intervenire con poteri straordinari, ma la zona non è completamente isolata e dunque non è prioritaria. Siamo però riusciti ad ottenere subito un finanziamento e abbiamo chiesto con urgenza una perizia geologica per capire quanto sia pericolosa la situazione e per sapere se sia possibile istituire un senso unico. Entro una decina di giorni avremo i risultati della perizia. Per la segnaletica alternativa, invece, ci attiveremo immediatamente».