La funzione “risparmio energetico” è uno strumento che consente di prolungare la durata della batteria della maggior parte dei dispositivi mobili disabilitando alcune funzioni e modificando alcune impostazioni, per esempio disattivando 5G oppure diminuendo la luminosità dello schermo. Alcune applicazioni consumano batteria anche quando non vengono utilizzate direttamente e quando lo smartphone o il dispositivo non viene utilizzato: si tratta delle applicazioni che restano attive in background e consumano batteria.
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Il modo migliore per risparmiare batteria, quindi, è accertarsi che questo tipo di applicazioni non stiano funzionando in background. Gli smartphone Samsung, per esempio, consentono di ridurre il numero di applicazioni disponibili per l’uso, scegliendo quali aggiungere o eliminare, quando la funzione “risparmio energetico” è attiva. Apple scrive invece che la funzione “risparmio energetico” consente di risparmiare energia, tuttavia «l’aggiornamento o il completamento di alcune funzioni potrebbe richiedere più tempo». Ovviamente alcune attività non possono essere svolte finché non viene disattivata la modalità “risparmio energetico” o «finché la batteria di iPhone o iPad non raggiunge almeno l’80% di carica». Quando un dispositivo mobile Apple raggiunge almeno l’80% di carica, infatti, la modalità “risparmio energetico” si disattiva automaticamente.
Ci sono delle applicazioni che possono aiutare a monitorare quali altre applicazioni incidono maggiormente sul consumo della batteria e quindi aiutano a capire quando è il caso di disattivare il loro funzionamento in background. Una delle notizie false o fuorvianti più diffuse riguardanti la funzione “risparmio energetico” dei dispositivi mobili è quella secondo cui tenerla sempre attiva inciderebbe sulla “salute” della batteria, deteriorandola: in realtà non ci sono evidenze che questo sia vero e Scubidu.eu, per esempio, scrive che «il risparmio energetico iPhone non rovina la batteria in nessun modo. Volendo, puoi tenere sempre attiva questa funzione».
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