TRIESTE Le scolaresche sono pronte a invadere pacificamente Trieste in primavera, con un marcato ritorno delle classi da tutta Italia e dall’estero. E i numeri si prospettano anche più elevati del pre pandemia. Se nel 2022 la ripresa si era iniziata a far sentire dopo due anni di stop, con un avvio lento, e in ritardo, nel 2023 le scuole che hanno scelto Trieste per la classica gita di due o tre giorni sono decisamente più numerose. Lo raccontano gli albergatori, lo confermano le guide turistiche, che attendono centinaia di studenti, alcuni in arrivo già a febbraio, con un boom previsto a marzo e aprile. Alcune prenotazioni sono già fissate anche per il mese di maggio.
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Tra chi riferisce di tante camere già bloccate da diversi istituti c’è l’ostello Hotello, dove il direttore Lorenzo Vidoni spiega che «si comincia a fine febbraio, con i primi arrivi, poi da marzo le prenotazioni esplodono. Nella maggior parte dei casi sono scuole italiane, ad esempio abbiamo gruppi da Torino, Rimini e Faenza, ma ci sono anche ragazzi stranieri, come quelli di un istituto di Budapest. Si fermano tutti in media tre giorni e due notti». Rispetto al 2022 «il numero è sicuramente aumentato, in più il trend è quello di una programmazione con largo anticipo, molti infatti hanno già organizzato tutto da tempo, mentre lo scorso anno erano partiti più tardi, tanto che temevamo non arrivassero più».
Ricordi simili a quelli di Francesca Pitacco, presidente dell’associazione delle guide Fvg: «Nel 2022 le scolaresche erano arrivate da aprile, ma molto poco, adesso siamo decisamente contenti di come stiano andando le richieste. Anche noi registriamo tante classi italiane ma anche da altri Paesi. A gennaio abbiamo già cominciato a lavorare con alcuni studenti, ma soprattutto università americane in visita in città, per i prossimi mesi abbiamo molte domande per medie e superiori, da febbraio, concentrate in particolare a marzo e aprile. Per maggio, per ora, abbiamo ricevuto solo alcune richieste di informazioni per preventivi. C’è da ricordare comunque – precisa – che il nostro è un servizio che viene confermato per ultimo, prima servono l’albergo e il pullman, poi arriva la guida. In ogni caso le prospettive sono molto positive».
Grandi numeri previsti anche da Stefano Stern, dell’hotel Milano, che da anni ospita le scolaresche: «Da febbraio inizia il valzer – sottolinea subito –, tanti da Milano e Roma, con un ultimo colpo di coda a giugno per alcune scuole austriache. Possiamo dire che ci sarà un bel pienone, concentrato sempre durante la settimana, mentre i weekend sono liberi, perché gli studenti si muovono tendenzialmente dal lunedì al venerdì».
Prospettive rosee evidenziate anche dal presidente di Federalberghi Trieste Guerrino Lanci, che guardando ai prossimi mesi parla di «hotel strapieni, con un numero di richieste superiore alle disponibilità. Con un cambio di rotta rispetto al passato, quando le scuole dormivano fuori città. Ora tantissimi vogliono soggiornare a Trieste, anche per questioni di comodità. E spesso riscontriamo che la permanenza si è allungata, dalle solite due notti si arriva a quattro. Ma questo importante afflusso è merito soprattutto di una promozione mirata».