foto da Quotidiani locali
ll 18 febbraio alle 21 andrà in scena al Teatro Sociale di Mantova
Mio padre-Appunti sulla guerra civile di e con Andrea Pennacchi che racconta la guerra di liberazione combattuta da suo padre Valerio, partigiano a 17 anni nel 1944-1945, nome di battaglia “Bepi”. Andrea, nato nel 1969, aveva 28 anni quando suo padre morì. Sente le sua mancanza. È il racconto del padre che il figlio ha sviluppato fedelmente, o c’è qualche elemento aggiunto? «Mio padre mi ha raccontato molto poco, ma per fortuna - dice Pennacchi - mio zio Vladimiro è ancora vivo e da lui ho saputo molte cose. In tempo di guerra mio zio era il caposquadra di mio padre: insieme sono stati deportati a Ebensee, sottocampo di concentramento di Mauthausen». Pennacchi si è affidato alle fonti, aggiungendo alcuni brani di chi ha vissuto esperienze simili, «come per esempio Luigi Meneghello» dice, riferendosi al libro “I piccoli maestri”. «Niente di inventato - prosegue - ma nella composizione ho dovuto necessariamente intervenire». Pennacchi si è definito un Telemaco. Se Andrea è Telemaco, suo padre Valerio è Ulisse che è tornato a casa dalla guerra. Se ci sono, chi erano e chi sono i proci? «Quando mio padre è tornato ha trovato dei cambiamenti, ma la giustizia che sperava di trovare non c’era. I proci sono quelli che hanno cambiato casacca, che hanno finto di non essere mai stati fascisti» dice Pennacchi, che conclude mettendo in evidenza la componente musicale dello spettacolo: «Non tutto passa per le parole, il lavoro sulle emozioni dei musicisti è molto importante». Le musiche dal vivo sono di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato. Produzione Teatro Boxer in collaborazione con People. Distribuzione Terry Chegia e Savà Produzioni Creative. Evento a cura di Shining Production. Biglietti disponibili nei circuiti Ticketone e alla biglietteria del Teatro Sociale martedì e sabato dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 19, tel. 0376 1590869, boxofficemantova@gmail.com. Platea 35 euro, loggia 26, loggione 20 euro.