foto da Quotidiani locali
TRIESTE Torna, dopo due anni di sosta forzata a causa del Covid, il Carnevale di Trieste. E si ripartirà da dove la manifestazione si era interrotta, cioè col 29esimo Corso mascherato.
«La voglia non manca e l’entusiasmo nemmeno – spiega il presidente onorario del Comitato organizzatore, Roberto De Gioia – anche se i problemi conseguenti al lungo stop non sono pochi. Il cantiere è aperto, in tutti i sensi, in quanto è proprio con uno dei cantieri più importanti della città, quello del Porto vecchio, che gli organizzatori si stanno confrontando, per rendere accessibile il capannone dove, dal 2020, sono parcheggiati i carri allegorici dei rioni, in attesa di sfilare. I lavori di rifacimento della viabilità sono in corso – aggiunge – ma, grazie alla disponibilità dei soggetti coinvolti, abbiamo avuto la garanzia che i carri potranno uscire per la sfilata di Martedì grasso».
La presidente del Comitato, Sabrina Iogna Prat, evidenziando che «questa sarà l’edizione della ripartenza», sottolinea che «le difficoltà non smorzeranno l’entusiasmo dei rioni partecipanti. Va ricordato che il Carnevale di Trieste, proprio per diversificarsi da quelli di Opicina e Muggia – prosegue – ha scelto da sempre di puntare sulla spontaneità e il folclore dei gruppi mascherati, anche se la sfilata dei carri c’è sempre stata e, visto che i mezzi dei protagonisti del corteo nelle vie della città sono rimasti bloccati proprio alla vigilia di quella del 2020, saranno necessari una revisione e qualche ritocco. Si tratta di attività che – osserva – i rioni sono in grado di compiere, anche se manca poco tempo». «Comunque – dichiarano De Gioia e Iogna Prat – siamo sicuri che nessuno vorrà perdere l’occasione per ritrovare un po’di serenità e allegria, lasciando da parte, almeno per qualche giorno, problemi e pensieri. Come sempre sappiamo che ragazzi, giovani, adulti scuole, ricreatori comunali, associazioni, gruppi spontanei e, in particolare, i rioni, non mancheranno di dar vita e forma al nostro Carnevale»