foto da Quotidiani locali
GRADO Un gruppo spontaneo di cittadini gradesi (mamme, papà, nonni e anche imprenditori) si è recato martedì mattina a depositare all’ufficio protocollo del Comune una petizione di protesta perché all’Isola della Schiusa è stata installata un’antenna 5G.
«È inammissibile – affermano – che venga fatta una sperimentazione a 50 metri da punti sensibili che dovrebbero essere tutelati».
Riferimento al fatto che nelle vicinanze sorgono la scuola dell’infanzia comunale, la scuola primaria Dante Alighieri, l’asilo nido, l’asilo Casa dei nonni e la casa di riposo.
«Nessun ente preposto ha rilasciato alcuna certificazione sulla sicurezza e sulla non dannosità degli effetti né a breve né a lungo termine - sostengono - non si sperimenta sulle teste delle persone, a maggior ragione su quelle dei nostri bambini e dei nostri nonni. Nessun principio di precauzione è stato adottato. Per questo ci opponiamo con forza agli interessi economici di pochi a scapito della salute della collettività». Aggiungono ancora i firmatari della nota che la protesta silenziosa ma vibrante sta aumentando di ora in ora con l’aggregazione di sempre più cittadini che richiedono l’accesso agli atti e si appellano al Sindaco come primo cittadino responsabile in sede civile e penale e amministrativa, della salute di tutta la comunità. Tra l’altro c’è qualcuno che sottolinea anche il fatto che in zona vige anche la tutela paesaggistica.
In realtà, come spiega l’assessore Dario Danese è emerso che il Comune non è dotato di alcun regolamento per la gestione delle antenne telefoniche. Già nel 2017 e nel 2018 era stato dato il via alla redazione di un regolamento ma nessuno l’ha mai portato a termine. Peraltro il Comune, come precisa sempre Danese, ha solo compiti di carattere urbanistico edilizio mentre la valutazione ambientale è fatta unicamente da Arpa che ha dato il suo placet. Inoltre nessuna istituzione né italiana né straniera ha mai fornito controindicazioni per quel che concerne la salute. Esiste anche l’autorizzazione paesaggistica. Anni fa identiche proteste erano state fatte da tanti genitori di piccoli quando erano state installate altre antenne telefoniche e in particolare quelle sopra il Palazzo regionale dei congressi che è confinante con il grande parco giochi del Parco delle Rose.