“Sento il peso della responsabilità di governare una regione così complessa, non il peso di una responsabilità politica rispetto alle elezioni politiche di settembre”. Francesco Rocca, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, affila le armi a pochi giorni dal voto per le Regionali del Lazio, ospite di Agorà su Rai 3. “Le elezioni regionali sono sì un test politico, ma sono anche una ricerca da parte dei cittadini di persone che sappiano prendersi cura del loro quotidiano, sono attinenti alla politica del fare”, ha aggiunto. “C’è sicuramente un vento di cambiamento doppio, che riguarda la politica nazionale e tira fortissimo per quanto riguarda la politica regionale, lo percepisco”.
Rocca è sicuro di vincere, anche sulla base dei sondaggi che lo danno in netto vantaggio su D’Amato e Bianchi, ma se dovessi perdere? “Sarò all’opposizione e sarà senza sconti. Lo farò in maniera costruttiva e leale”. “Tutti i giorni – ha aggiunto – dobbiamo conquistarci la fiducia dei cittadini spiegando esattamente quello che abbiamo intenzione di fare per cambiare il volto della Regione. In 10 anni di amministrazione, ricordo, non sono stati capaci di dare una rotta a questa Regione, che sulla sanità è al collasso ma anche sulle infrastrutture”. La Orte-Civitavecchia “non serve per mandare i viterbesi al mare, serve per potenziare il porto di Civitavecchia che ha il potenziale per diventare il più importante del Mediterraneo con delle ricadute economiche fondamentali”.
LEGGI ANCHE
“Con Fabio Rampelli siamo in ottimi rapporti”, risponde Francesco Rocca, a una precisa domanda sull’esponente di Fratelli d’Italia di cui si era inizialmente parlato per una possibile candidatura. “Era in Comitato ieri e l’altro ieri, è stato il primo ad incoraggiarmi dopo aver ricevuto l’indicazione come candidato da parte di Giorgia Meloni; c’è una amicizia storica”, ha spiegato. Le vicende che stanno attraversando la federazione romana di FdI possano nuocere alla campagna? Rocca è convinto di no: “Assolutamente no – ha risposto – Tutti vogliono vincere indistintamente, tutti i partiti della coalizione, i rappresentanti, i leader, sono tutti schierati con un unico obiettivo: ridare dignità ai cittadini del Lazio e non lo dico per retorica, lo sento dalla voglia di vincere che hanno tutti, anche Fabio Rampelli”.
A una domanda sulla possibile presenza di estremisti neofascisti in una possibile Giunta, Rocca risponde: “Lo escludo, è incompatibile con la mia storia, incompatibile con la mia persona, con quello che ho fatto negli anni, al mio essere vicino in ogni luogo del mondo a tutte le fragilità senza distinzione alcuna”. E Mauro Antonini, ex militante di Casapound passato alla Lega e suo sostenitore? “Non lo conosco, ho letto di lui sui giornali, mi è stato riferito che ormai erano anni che era fuori da Casapound e comunque se ha accettato di candidarsi con me Presidente, vuol dire che è lui si è avvicinato alle mie posizioni, non certo io a quelle che lui aveva in precedenza”.
L'articolo Sfida per il Lazio, Rocca alza il tiro: “Cambieremo il volto della Regione, il vento di destra mi aiuterà a vincere” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.