RIVIGNANO TEOR. C’era sempre ad accoglierti dietro al bancone dei gelati. Con il suo sorriso gentile, con la stessa passione di sempre. Quella che aveva spinto Laura Mauro, nel 1977, assieme al marito Vito Moratto, ad aprire la gelateria in centro a Rivignano. Decidendo di chiamarla come lei, “Da Laura”.
Se ne è andata via, per sempre, venerdì 27 gennaio, all’ospedale di Udine, all’età di 76 anni. Ed è un vuoto grande quello che lascia. Lei, «la mamma e la nonna di tutti gli adulti e bambini che venivano da noi a prendere il gelato», raccontano i figli Luca e Livio che proseguono l’attività di famiglia. «Era buona, gentile, sempre presente, era per tutti noi un punto di riferimento. Aveva dedicato tutta la sua vita alla gelateria assieme a mio papà Vito con cui era sposata da 52 anni. Erano una forza insieme, c’erano sempre l’uno per l’altra, li univa un grande amore».
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E insieme, 46 anni fa, avevano deciso di subentrare nella gestione del vecchio bar del paese dove ci andavano a comprare il latte. Rinnovarono il locale e partirono con otto gusti e una quindicina di posti a sedere.
Ben presto la gelateria diventò conosciuta non solo nel Medio Friuli, ma in tutta la regione per la bontà del suo gelato artigianale. E Laura era pronta ad accogliere tutti i clienti, sempre, in quella che per lei era diventata ormai una seconda casa.
Nel tempo il locale di via Umberto I venne ingrandito e ottenne importanti riconoscimenti. Laura c’era sempre, a «supervisionare il lavoro» come disse scherzosamente Vito alla festa per i 40 anni del locale. «Utilizziamo i prodotti locali e sempre di stagione. La nostra è una gelateria del territorio», avevano raccontato allora, felici di poter passare il testimone ai loro due figli. Una vita dedicata alla famiglia e alla gelateria.
I funerali di Laura Mauro, che lascia il marito Vito, i figli Luca con Denise e Livio con Gabriela e i suoi due nipoti, i fratelli e le sorelle a cui era molto legata, saranno celebrati martedì 31 gennaio, alle 15, in duomo.
Mancherà dietro al bancone, con il suo dolce sorriso. Mancherà a tutti i bimbi che, terminate le lezioni a scuola, andavano a prendere il gelato. Ma anche a chi, nella sua gelateria, ci veniva da ragazzino e poi ci era ritornato con i figli. —
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