«L’indipendenza dei magistrati non si discute». È perentorio il ministro Carlo Nordio nell’esordire all’inaugurazione dell’Anno giudiziario del distretto della “sua” Venezia. Così come non si discute la necessità di riformare la giustizia. «Abbiamo un Paese dove le leggi si contraddicono e per ubbidire alla legge ne devi violare altre», sottolinea il Guardasigilli. E per dimostrarlo rievoca un episodio del 1993 che riguarda proprio il tribunale di Venezia. «Fu chiuso – racconta Nordio – perché completamente contrario alle norme di legge esistenti, prima di tutto quelle antincendio». Segue il trasferimento in una sede provvisoria, che però risulta sprovvista dei servizi igienici previsti dalla legge.
Vi provvede il Comune, ma tanto le Belle arti quanto la Soprintendenza ne bocciano il progetto. «Non vi dirò che soluzione abbiamo trovato perché non è consona alla sacralità di questa sede», è la chiosa finale del ministro. Ma torniamo alle riforme: Nordio ha escluso fughe solitarie sul tema. E spiega: «Le riforme che proponiamo saranno fatte attraverso una coniugazione e una concentrazione, spero anche una assimilazione, di energia con la magistratura, accademie e l’avvocatura». Respinte al mittente anche quelle «insinuazioni», secondo le quali il suo vero obiettivo sarebbe quello di sottoporre i pm al governo.
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«Figuriamoci – obietta lui – se avendo fatto il pubblico ministero per 40 anni, e proprio qui a Venezia, potrei anche solo immaginare che la mia funzione finisse sotto il controllo politico. Se non avessi una concezione di sacralità dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura, non avrei esercitato e mantenuto la toga per 40 anni, in un modo che ritengo sia stato ispirato dai principi costituzionali di dignità e onore». In conclusione, l’annuncio di un importante progetto che, spiega, «consentirà a 7mila uffici periferici di costruire un anello di congiunzione tra cittadini e varie amministrazioni compresa la giustizia». Il progetto si chiama “Giustizia e informazione di prossimità“. Nordio lo presenterà lunedì insieme al presidente Mattarella.
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