Il libro di Luciano Boselli “Uomini cani e tartufi” è un prezioso spaccato della cultura legata al pregiato tubero nel Basso Mantovano. Questo è quanto emerso nella presentazione al museo TruMu di Bonizzo che ha visto la presenza di istituzioni e del mondo legato al tartufo. Il libro ha avuto il patrocinio del Comune di Borgocarbonara, dell'associazione nazionale Strada del tartufo e dei Trifulin mantuan.
Il presidente di Strada del tartufo Michele Boscagli ha inviato un saluto e ha espresso apprezzamento per questo contributo. Il sindaco Lisetta Superbi, che ha scritto la prefazione con Paolo Papazzoni, presidente dei Trifulin, e Boscagli, ha detto: «Questo libro va ad aggiungere un valore importante in quella che è la storia di questo territorio. È un dono che Luciano ci ha fatto».
Luciano Boselli è anche cercatore di tartufi e la sua conoscenza gli è stata tramandata dal padre, protagonista del libro. «Il segreto è il legame stretto fra trifulin, cane e territorio - ha detto Boselli - ci vuole rispetto per il territorio, bisogna sapere dove cercare. Il tartufo non c'è ovunque, il terreno è una scacchiera. I cani sapevano esattamente dove andare e dove cercare, la simbiosi con l'animale è totale. Rispetto vuol dire cura del terreno e dell'animale». Boselli racconta poi degli aneddoti legati all'attività di cerca del padre, protagonista del libro: «Sembrava quasi che lui e la sua cagnolina si parlassero con un loro linguaggio segreto, incomprensibile a tutti gli altri».
Il presidente del Consorzio Oltrepò Alberto Borsari ha definito il libro «fondamentale per il territorio, perché descrive le persone e la loro passione per il tartufo e per la tradizione». «Mantova è l'ingresso della Regione, il tartufo è un'eccellenza del territorio», ha detto il consigliere regionale Alessandra Cappellari. «Con questo libro sono riemersi dei ricordi. È un'operazione di recupero della memoria», ha detto infine Papazzoni.
