Un 2023 con una sufficienza stiracchiata a San Canzian (via Romana), sul cinque andante a Pieris (via Trento). Così sembra essere stato il responso delle Seime proposte, rispettivamente, dalla Pro Loco e dal gruppo “de la Barca”.
Ma a mettere d’accordo i due fuochi è stata l’eccezionale affluenza di pubblico. In migliaia hanno frequentato le due proposte anche grazie al ricco e goloso contorno enogastronomico.
In via Romana evidente la soddisfazione della presidente della Pro Loco Alessandra Boscatto, che forse non s’aspettava un pubblico del genere. Ma tutti hanno avuto, a offerta libera, da bere e da mangiare e pure la possibilità di aderire alla lotteria.
Ad accendere la Seima pochi minuti dopo le 19 sono stati alcuni bambini, guidati dagli adulti. La Befana posta alla sommità della Seima è stata ben presto aggredita dalle fiamme che sono salite ben dritte provocando il fumo che lievemente a girato a levante (racolta bondante).
La Pro Loco incassato il successo di quest’anno dovrà ora pensare a un nuovo sito per il 2024 giacché il terreno di via Romana è stato venduto.
In via Trento a Pieris (circa 400 metri in linea d’aria con la precedente) la Seima “de la Barca” ha fatto il pienone.
E arrivarci per i ritardatari non è stato semplice. Un muro di persone si è attestato ai chioschi, attratto anche dalla musica live, e per superare lo sbarramento sono servite spallate più o meno energiche.
Spazio anche ai più piccoli con l’accensione della baby Befana.
Non è stata dimenticata la solidarietà con la raccolta di fondi a favore dell’associazione Spiraglio.
Non chiarissimi dunque i segnali di fumo dati dalle Seime, ma a far vedere il bicchiere mezzo pieno (e ci sarebbe mancato altro visto i fiumi di brulè e di vino scorsi) ci ha pensato la serenità con cui la maggior parte delle persone ha raggiunto i luoghi dei falò.
Voglia di ottimismo in tutti i partecipanti.
Voglia di stare assieme nel segno della semplicità di una tradizione secolare, destinata a perdurare a lungo visto l’alto numero di giovani presenti.
