La chiusura di una fabbrica è sempre un evento molto triste. Per la storia che ha rappresentato, per le donne e gli uomini che ci hanno lavorato, per le risorse fisiche ed economiche dei proprietari. Quando la fabbrica è in un paese è ancora peggio, perché è uno dei punti di riferimento di una piccola comunità. Se poi la fabbrica produce cose che hanno fatto felici tanti bambini (ma anche tanti adulti), la cosa è ancora più deprimente.
Ha chiuso per sempre, ed è in liquidazione, la Fabbrica di Cioccolato di Bozzolo, una delle realtà più atipiche del territorio ma proprio per questo tanto considerata e amata. La titolare Sara Antinoro ha tenuto botta il più possibile, poi ha dovuto arrendersi e ora va tutto in vendita.
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A leggere le note che ancora compaiono sul sito viene un magone grosso così: «La Fabbrica di Cioccolato è nata da un sogno che Sara, la giovane imprenditrice che ha creato questa dolcissima realtà, si porta nel cuore fin dall’infanzia. Un sogno sopravvissuto negli anni, mutando, evolvendo, crescendo con lei, fino a trasformarsi in questa meravigliosa realtà. Perché l’azienda che Sara dirige nasce da un sogno, ma oggi è un’azienda specializzata nella produzione di cioccolato e dolciumi vari, dove i metodi artigianali di lavorazione e le ricette tradizionali si coniugano con le più moderne tecnologie alimentari, per realizzare prodotti d’eccellenza».
L’azienda è nata nel 1986 a Bozzolo, ai margini della famosa Food Valley: «zona in cui la fertilità del suolo, le antichissime tradizioni e l’intraprendenza dell’uomo - si legge ancora sul sito - hanno favorito la nascita e lo sviluppo di prodotti alimentari famosi in tutto il mondo».
La Fabbrica di Cioccolato ha preso vita dal ricordo di una fabbrica fiabesca, «dove il cioccolato scorre in ruscelli e precipita in cascate - si legge ancora - dove ondeggiano prati di morbida erba zucchero alla menta e si può navigare su un fiume di cioccolato con una barca di zucchero rosa, ma nasce anche dalla volontà di produrre cioccolato e dolci per sensazioni supreme». L’azienda di Bozzolo non era solo un sito produttivo. C’era anche il negozio dove trovare sia i prodotti tradizionali, sia golosità originali. Chissà quanti bambini e quante bambine sono passati di lì.
La Fabbrica di Cioccolato aveva scelto la strategia di offrire un assortimento in continua evoluzione «dove fantasia, manualità e tecnologia - spiega il sito, ancora consultabile - concorrono per creare prodotti di altissima qualità, capaci di distinguersi sul mercato per la loro impronta artigianale inconfondibile e per gli ingredienti di prima scelta».
La Fabbrica di Cioccolato aveva ha affiancato alla sua produzione di dolci artigianali una vasta gamma di prodotti personalizzati per l’accoglienza, piccoli cadeaux pensati per i clienti nelle più svariate attività commerciali.
L’azienda di Bozzolo ha rifornito, negli anni, i laboratori di alta pasticceria, la ristorazione e la Grande distribuzione organizzata con prodotti artigianali di prima qualità, che variavano a seconda delle stagioni e delle festività «per garantire sempre il giusto rifornimento di dolcezza che serve, e che non è mai abbastanza».
