Dopo la truffa legata alle app di consegna di cibo a domicilio, arriva la truffa dell’anello di Cartier. A spiegare nei dettagli il meccanismo della frode è il Messaggero, che riporta la testimonianza di una donna di Roma rimasta vittima dell’inghippo proprio in questi giorni di festa. La signora si è infatti vista recapitare un pacchetto dal corriere: lei, con grande sorpresa dato che non aspettava nessuna consegna, lo ha ritirato e aperto. È stato così che ha avuto la (brutta) sorpresa: all’interno vi era infatti un anello chiaramente falso ma spacciato come un gioiello di Cartier in oro. Il mittente, indicato sul pacco, era una società di Guangdong, in Cina, con tanto di indirizzo e numero di telefono cinese. “Ma cosa è? E chi lo ha mai ordinato – ha detto la signora – non è possibile, devi esserci qualcosa sotto“. La signora ha subito controllato la carta di credito e ha notato strani movimenti sull’estratto conto: due addebiti, uno di 61 euro e l’altro di 197, non autorizzati da lei. E quindi si è ricordata della strana mail ricevuta qualche giorno prima: “Mi era arrivata una strana mail da un corriere in cui mi venivano chiesti 2 euro extra per la consegna di un giubbotto”, ha raccontato. Evidentemente “il mio numero di carta di credito sarà finito in qualche circuito straniero“, ha spiegato dopo aver denunciato tutto alla polizia. Le indagini sono in corso per cercare di ricostruire gli autori della truffa e smantellare il sistema che ruba i dati della carta di credito: oltre alla donna in questione, potrebbero esserci infatti altre vittime.
L'articolo La nuova truffa dell’anello di Cartier: “Mi è arrivato un gioiello che non ho mai ordinato, ho dovuto bloccare la carta di credito” proviene da Il Fatto Quotidiano.