TORREANO. Nessuno ha più avuto notizie di lui da più di dieci anni. Da quel 10 agosto 2012 quando Orazio Flebus, per tutti Gianni, 65enne al momento della scomparsa, di Torreano, non fece più ritorno a casa. Svanito nel nulla, scomparso dalla sua abitazione in via delle Scuole. Disperso.
Ora, su istanza delle sorelle Paola e Alide, assistite dall’avvocato Maurizio Conti del foro udinese, è stata richiesta la dichiarazione di morte presunta del pensionato che aveva lavorato per tutta la vita come postino. «Si invita – come si legge nella prima pubblicazione – chiunque abbia eventuali notizie dello scomparso a farle pervenire al Tribunale di Udine».
Una scelta, quella delle due sorelle, dettata da necessità burocratiche essendo tramontata la speranza di rivedere il loro fratello.
Quel 10 agosto di dieci anni fa lo aveva visto e salutato anche la sorella gemella Paola. Si era allontanato per una delle sue consuete passeggiate nei boschi, poi più nessuna traccia. I familiari inizialmente non danno peso al fatto che non fosse subito rientrato ritenendo che si trovasse con alcuni amici.
L’assenza però si prolunga. E a Ferragosto scattano le ricerche. Flebus aveva lasciato la sua auto sopra la casermetta di Masarolis, poi di lui non si è saputo nulla. Alcuni cacciatori, dopo tre giorni, l’hanno notata ancora ferma lì e così hanno dato subito l’allarme ai carabinieri.
Le ricerche proseguono a tappeto per giorni. Familiari e amici dell’uomo si uniscono ai soccorritori – carabinieri, squadre del soccorso alpino di Gemona, della Guardia di Finanza di Sella Nevea e volontari della Protezione civile – e perlustrano tutte le zone nei dintorniche da lui venivano frequentate abitualmente.
Ma del pensionato non si hanno notizie. Con sé non aveva portato né soldi né documenti o telefono cellulare.
Le ricerche durano una ventina di giorni, poi si fermano ma i familiari non perdono la speranza di poterlo riabbracciare.
Le sorelle non riescono a spiegarsi cosa possa essere accaduto. L’ipotesi più plausibile è che sia uscito e che magari sia scivolato in qualche anfratto della zona: a farlo pensare anche il fatto che una coppia avesse riferito di averlo visto in pantaloncini corti mentre scendeva dalla frazione di Canalutto proprio il 10 agosto.
L’ipotesi più verosimile è che l'uomo, abituale frequentatore dei boschi fra Torreano e Masarolis e che dunque li conosceva alla perfezione, sia stato colto da malore o si sia infortunato e sia rimasto bloccato. Da escludere, insomma, che possa essersi perso.
Il giorno prima della sua sparizione Paola aveva visto il fratello nella casa in cui risiedeva con la madre. Era sereno, tranquillo. E anche il giorno successivo, lo avevo incontrato al mattino, velocemente, mentre faceva cyclette in terrazzo.
Le sorelle non hanno mai perso la speranza di ritrovarlo o di capire cosa gli sia successo. Almeno se sapessero che è morto, come hanno riferito, potrebbero almeno portagli dei fiori. —
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