STARANZANO. La Polizia di Stato ha arrestato tre persone in località Bistrigna, nel Comune di Staranzano. È accaduto martedì 20 dicembre, durante un’attività di indagine svolta dal personale del Commissariato di Monfalcone, finalizzata all’individuazione degli autori di alcuni furti avvenuti proprio in quel comune - ai danni di alcune abitazioni e di un supermercato - emergevano chiari elementi che indirizzavano l’attenzione degli inquirenti verso un gruppetto di tre persone.
In particolare, è stata vagliata la posizione di una giovane donna residente in zona e di due uomini provenienti dal Veneto, di fatto senza una fissa dimora. Uno di questi, di 19 anni, pluripregiudicato, era colpito da un provvedimento di cattura emesso dal Tribunale di Belluno, sempre in relazione ad alcuni furti in abitazione commessi in quella provincia. Il giovane è stato individuato in un fondo agricolo di Bistrigna, dov’era accampato in una tenda da campeggio assieme alla donna e all’altra persona.
I tre, alla vista della volante, hanno tentato la fuga nei campi, nascondendosi tra gli arbusti. Sono stati raggiunti. Il 19enne R.M. è stato quindi arrestato in relazione al provvedimento a suo carico, mentre gli altri due hanno cercato di intralciare le operazioni minacciando e ingiuriando gli agenti, per poi aggredire i poliziotti. La staranzanese, R.E., 21 anni, ha estratto da una tasca una bomboletta di spray urticante, peraltro non conforme alla normativa vigente, spruzzandone il contenuto e ferendo due agenti, l’uno al volto, l’altro alla mano, il tutto assieme al terzo componente del gruppo, C.A., 34 anni. I due quindi sono stati arrestati.
Sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati un coltello, pinze e delle forbici, oggetti il cui porto non è consentito senza un giustificato motivo. Nei pressi della tenda utilizzata come temporanea dimora dal terzetto venivano rinvenuti e sequestrati - occultati nella vegetazione - alcuni oggetti proventi di furto.
Ieri mattina il Tribunale di Gorizia ha convalidato l’arresto di R.E. e C.A. sottoponendoli all’obbligo di firma presso la Polizia giudiziaria. R.M. invece è rimasto in carcere, a disposizione dell’Autorità giudiziaria veneta. La Polizia ribadisce l’importanza di denunciare fatti delittuosi alle autorità e la collaborazione dei cittadini nell’individuazione degli autori dei reati.
