BORGOFRANCO D’IVREA. All'indomani delle polemiche in seno alla maggioranza spaccata del Comune di Borgofranco per la partenza della tredicesima tappa del Giro d'Italia e le conseguenti dimissioni dell'assessora, Liliana Blasutta (anche consigliera) e del capogruppo Andrea Cantoni, nella serata di giovedì 15 si è svolto un consiglio comunale in cui i due dimissionari sono stati sostituiti. In Consiglio, al posto di Blasutta, è entrata Simona Frate mentre capogruppo è diventato Luca Quacchia; per l'assessorato ricoperto appunto in precedenza da Blasutta, è stata chiamata in sostituzione Catia Marafioti. «Blasutta e Cantoni sono stati sostituiti – dichiara il sindaco Fausto Francisca –. In giunta faremo anche un rimpasto di tutte le deleghe. A Catia Marafioti è stata affidata la scuola, mentre per le altre stiamo facendo una rivisitazione per redistribuire gli incarichi che conferiremo sicuramente nei prossimi giorni». Dunque, le motivazioni che hanno indotto i due consiglieri a farsi da parte, sono relativi al non accordo sulla tappa del Giro d'Italia. Borgofranco ospiterà la partenza della tappa diretta a Crans Montana venerdì 19 maggio. La polemica è nata dal fatto che diversi consiglieri ritengono che l'evento in programma non abbia ricadute positive sul paese e che i costi siano onerosi, pur trattandosi di un evento sportivo importante. «Ognuno ha le proprie idee e noi le rispettiamo – prosegue Francisca – ma andiamo avanti per la nostra strada rispettando, però, anche gli impegni che abbiamo contratto con la Regione e con Rcs. La tappa partirà venerdì il 19 maggio dal nostro paese».
Sono proprio gli accordi, i tempi stretti e i vincoli di segretezza imposti dagli organizzatori che hanno indotto il primo cittadino ad agire in fretta per confermare la disponibilità alla tappa. Non è stata comunque una novità per la giunta comunale la possibilità che il Giro d'Italia facesse tappa in paese, infatti tutti i membri erano già informati dal giugno 2021. Le preoccupazioni dei consiglieri riguardano le risorse economiche che il Comune deve investire per ospitare un evento così rilevante. «Gli sponsor privati – sostiene ancora Francisca – il contributo regionale di circa il 50% della spesa che dovrebbe essere intorno ai 200 mila euro e a 53 mila derivanti dal recupero di residui dei mutui già pagati presso la cassa depositi e prestiti, riescono a fare fronte alla spesa».