IVREA. Se ne parla in continuazione ed è un problema che ormai è diventato un mantra. È il personale da assumere nella sanità pubblica eppure, fatti due conti, l’Asl/To4 non solo non ha sforato i tetti di spesa assegnati dalla Regione, ma non avendo speso tutte le risorse a disposizione avrà un taglio in quanto le è stato assegnato un nuovo budget. Budget che, nel 2023 e 2024 potrà salire rispettivamente del 4% e del 6%, ma partendo da una base più bassa avrà quindi meno denaro a disposizione. Da precisare: la spesa dei medici inviati dalle società esterne (a una media di 100 euro l’ora) non fa parte di questo budget e lo stesso personale legato al Covid (ha precisato la Regione) è conteggiato a parte. L’approvazione dei piani triennali di fabbisogno del personale è della giunta regionale del 7 dicembre scorso.
A fare due conti in tasca all’Asl/To4 è Giuseppe Summa, segretario Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche. «Parliamo di quasi un milione di euro – spiega Summa -. 203 i milioni a disposizione nel 2021, ma poiché non sono stati spesi totalmente, per il 2022 si passa a 202 milioni. Rispetto alla bozza iniziale presentata, quindi, l’Asl/To4 perderà 920.923 mila euro sul 2022, 1.409.196 sul 2023 e 2 milioni 226 mila 665 euro sul 2024».
Per questo, il sindacalista, dice di avere inviato un documento alla conferenza dei sindaci dell’Asl/To4 presieduta dal primo cittadino di Ivrea Stefano Sertoli. «Contrariamente a quanto accaduto in passato in altre situazioni - incalza - ci auguriamo esserci una forte presa di posizione. Su questo argomento, comunque, siamo intenzionati ad insistere e presto organizzeremo iniziative per coinvolgere anche la cittadinanza».
Il tema dell’innalzamento dei tetti di spesa per il personale - va detto anche questo - è tutt’altro che nuovo nella dialettica sindacale con il sostegno convinto al fatto che sia da innalzare. E ora, l’Asl/To4 si ritrova invece ad averlo abbassato anche se non è per tutti così. «Le risorse limate da Asl/To4 - chiarisce Summa spiegando il meccanismo di ridistribuzione - non sono ovviamente andate perse, ma date ad aziende virtuose che hanno avuto il coraggio di assumere per le varie necessità. Mauriziano, Cuneo 2 e Aso Novara avranno quindi di più perché hanno speso di più sul personale. Purtroppo, la preoccupazione che avevamo espresso per l’Asl/To4, si sono rivelate fondate. È vero che si fa fatica a trovare medici, ma noi crediamo che qualcosa in più, sul comparto, si potesse fare». Qualche esempio? «Abbiamo perso per strada diversi operatori socio sanitari e nonostante le numerose carenze, ogni mese ci ritroviamo a dover ricontattare con l’azienda i contratti in scadenza». Ora è stato pubblicato un bando per assumere infermieri a tempo determinato per 36 mesi, sempre nell’attesa che sia pubblicato un concorso tra varie aziende sanitarie per i tempi indeterminati. «Appena deliberata la graduatoria, però - sottolinea Summa - bisognerà essere rapidi ad assumere e accelerare sulle stabilizzazioni, senza aspettare la scadenza dei loro contratti a tempo indeterminato, come stanno facendo altre aziende». Qualcuno, in questo periodo, viene stabilizzato e alcuni contratti sono stati prorogati alla fine di gennaio, altri sono in scadenza alla metà del mese. «Ogni mese ci ritroviamo a sollecitare l’azienda per i contratti in scadenza - dice ancora Summa -. Nel frattempo, i servizi vanno avanti con i contingenti minimi, a volte neanche quelli. Per questo abbiamo scritto alla conferenza dei sindaci, perché crediamo che gli amministratori vadano coinvolti». —
