foto da Quotidiani locali
Venerdì alle 21.15, nella sala polivalente di via Montale a San Benedetto Po, Zero Beat propone il tema della memoria con la nuova produzione “Benvenuti”. La performance contribuisce a riscoprire un pezzo di storia italiana, portando in scena un episodio dimenticato in questo tempo di uomini che affrontano il mare nella speranza di salvezza nei paesi d'Europa. È la storia “buona” dell’accoglienza nel 1979 dei profughi vietnamiti, che su fragili barche buttate nell’oceano, o a piedi attraverso i confini, cercavano di fuggire dal loro paese. Un migliaio di persone, i cosiddetti “boat people” che rischiavano la vita in mare, furono salvate da tre navi della Marina militare italiana. Secondo Zero Beat era una storia “buona” anche per una operazione teatrale.
Così i performer del gruppo hanno dato inizio alle letture e alle ricerche in rete, all'indagine negli archivi dei quotidiani e i periodici del tempo, all’ascolto delle testimonianze dirette di profughi, per indagare sugli atteggiamenti e la sensibilità degli italiani di quarant’anni fa. Una storia che Zero Beat ha deciso di narrare con le armi del teatro che più contraddistinguono questa cooperativa mantovana: le video-proiezioni che, con contributi dagli anni '70, accompagneranno il pubblico nel clima di quell'epoca; la scena su più livelli; una drammaturgia costellata di salti di registro, dal documentaristico al grottesco; cinque attori a rappresentare molteplici personaggi; un musicista in palcoscenico.
L’evento rientra nella rassegna “Oltrepò Terre di Teatro” che prevede anche la messa a disposizione di un servizio navetta gratuito, che partirà da Suzzara raccogliendo spettatori anche a Gonzaga, Pegognaga e Moglia. Il progetto, ideato da Zero Beat in collaborazione con i comuni di San Benedetto Po e Moglia, gode del sostegno del Consorzio dell’Oltrepò Mantovano e del contributo economico di Fondazione Cariplo. —