Il vento sarà il grande protagonista dello spettacolo di danza "Storm" in programma mercoledì sera alle 20.30 al Teatro Fraschini, portato in scena dal Ballet de l’Opéra Grand Avignon, con la coreografia di Emilio Calcagno.
Lo spettacolo
«Per la mia prima creazione con i ballerini del Ballet de l’Opéra Grand Avignon, ho immaginato una scrittura coreografica che definisco dirompente – spiega infatti Calcagno – unico partner sul palco, il vento. Con l'ausilio di ventilatori industriali, il vento può soffiare fino a 90 km/h. Potenti, ma regolabili, le ventole giocheranno un ruolo nell'interruzione del movimento. Per questa creazione desidero quindi spingermi oltre i limiti del corpo del danzatore. Li condurrò in un lavoro molto fisico, in situazioni in cui il corpo non avrà tregua». "Storm" è la prima creazione di Emilio Calcagno per il Balletto dell'Opéra Grand Avignon: le storie mitologiche intorno al diluvio hanno ispirato il coreografo di origine italiana a creare un'opera in cui i ballerini si confrontano con un partner raramente invitato sui set teatrali, il vento. Una scrittura di costrizione e disturbo, dispiegata in una serie di tableaux in duo, quartetto o ensemble, dove i corpi sono sempre in tensione, un ammasso di particelle sospinti e costretti da una tempesta che li spazzerà via e tenterà di cancellarli dalla superficie del palco. In forma di assolo, duo, trio e ensemble, la danza creerà sul palco una sorta di magma coreografico di corpi che cercano di aiutarsi a vicenda per sopravvivere.
Il mito del diluvio
Il mito del diluvio è presente in molte storie religiose e mitologiche. Alcuni affermano addirittura che le somiglianze tra le storie sumere, islamiche, ebraiche o persino indù potrebbero essere spiegate da un grande cataclisma che ha segnato l'umanità nel suo insieme. Se il diluvio è generalmente associato all'idea dell'acqua, la tempesta gioca sempre un ruolo importante nel processo di purificazione scatenato dalle divinità nei confronti dell'umanità. Emilio Calcagno, direttore del Corpo di ballo dell’Opéra del Grand Avignon, ha 52 anni, è siciliano d’origine ma francese d’adozione. Rimasto legato all’Italia, le ha reso omaggio nel 2016 con “Catania Catania”, presentato anche a Bolzano Danza.
Ad Avignone, oltre alle produzioni che cura personalmente con il corpo di ballo, ospita coreografi per creare un repertorio vario negli stili coreografici per i danzatori di formazione classica. Il Teatro dell’Opéra del Grand Avignon, ristrutturato di recente, si trova nel centro della città, rappresenta il cuore pulsante culturale dalla metà dell’XIX secolo e consente alla città dei Papi di esercitare un’influenza artistica incomparabile.
Ancora disponibili biglietti per lo spettacolo, che sono in vendita sia presso la biglietteria del teatro, dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19 che online sul sito del Fraschini.
Daniela Scherrer
