“La notizia per il governo è che sulle grandi voci di questa manovra non ci sono state da parte di Bankitalia critiche sostanziali. Questa è la cosa più importante. La manovra dal mio punto di vista è ben fatta, seria, dà segnali importanti in una situazione come quella con cui ci confrontiamo. Soprattutto, non era […]
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“La notizia per il governo è che sulle grandi voci di questa manovra non ci sono state da parte di Bankitalia critiche sostanziali. Questa è la cosa più importante. La manovra dal mio punto di vista è ben fatta, seria, dà segnali importanti in una situazione come quella con cui ci confrontiamo. Soprattutto, non era scontato si facesse una manovra politica” in tempi così rapidi. “Abbiamo fatto un buon lavoro”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, da Tirana, dove ha preso parte al vertice Ue-Balcani, difende la manovra economica del suo esecutivo. Durante il punto con la stampa al termine della riunione, il premier ha toccato tutti gli aspetti ai quali il governo sta mettendo mano.
Pnrr, giustizia, migranti, energia. Spiega ai cronisti di essere in piena sintonia con l’appello alla responsabilità nel tenere fede agli impegni formulato dal Capo delle Stato. “Condivido le parole del presidente Mattarella: il governo dall’inizio del suo mandato sta lavorando in maniera incessante sul tema del Piano nazionale di resistenza e resilienza”. Sulla riforma della giustizia ha ribadito che si tratta di uun tema che il governo considera “prioritario”. Mettere in discussione l’obbligo dell’azione penale “è sicuramente un tema che io condivido, è un tema importante sul quale ovviamente bisognerà poi discutere nel concreto come si applica”.
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“Garantista nella fase del processo, giustizialista nella fase dell’esecuzione della pena”. Così si definisce Giorgia Meloni, parlando della riforma della giustizia con i giornalisti a Tirana. Una riforma che “penso in Italia sia prioritaria, non sono l’unica a pensarlo: al di là delle questioni di merito credo che molti siano d’accordo”. “E l’approccio disegnato da Nordio è un approccio che il governo condivide – sottolinea la premier -. Io sono sempre stata convinta e rimango convinta del fatto che una riforma della giustizia debba avere due grandi obiettivi: le garanzie agli imputati e agli indagati e garantire la certezza della pena quando la sentenza passa in giudicato. E credo che l’approccio che Nordio disegna sia di questo tipo”. (Qui il video della conferenza stampa a Tirana).
A margine del vertice di Tirana Giorgia Meloni ha avuto un bilaterale con il cancelliere tedesco. Lo ha riferito la stessa premier, sottolineando di aver avuto un lungo confronto particolarmente sul tema dell’energia, in vista del prossimo Consiglio europeo. “Ma anche tenendo in considerazione un ruolo che l’Italia può giocare, in una fase molto difficile, sul tema dell’approvvigionamento energetico”. L’Italia può giocare “un ruolo centrale e strategico”, ha detto Meloni. Ma sulle misure per l’energia “attualmente la proposta della Commissione europea non mi pare sufficiente: lavoriamo per migliorarla”, ha affermato con chiarezza il premier.
Altrettanto chiara la posizione sua e di tutto il governo sull’arrivo in Italia delle navi delle ong che soccorrono i migranti: “La mia posizione non cambia, dopodiché mi rendo perfettamente conto che la questione non va affrontata così; con un approccio che non può essere solo italiano e che non è attualmente solo italiano”. Meloni ribadisce che “bisogna passare da un dibattito, poco fruttuoso, sulla redistribuzione presunta ad un approccio per cui i confini esterni dell’Ue si difendono e si distingue il tema dei rifugiati da quello dell’immigrazione”. Quanto all’incontro con il presidente francese Emmanuel Macron, precisa: “non abbiamo avuto ìl tempo di un bilaterale. Ma come sapete nei prossimi giorni ci saranno molte occasioni di incontro”.
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