foto da Quotidiani locali
PAVIA. "L'Italia si è dotata di un sistema di monitoraggio delle malattie infettive molto sofisticato, che consente di avere quotidianamente molti dati e che si è rivelato prezioso per affrontare la pandemia che stiamo ancora vivendo. E' un sistema necessario per il bene del Paese: dovrà essere mantenuto e consolidato anche in futuro". Lo ha affermato Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), intervenendo oggi nell'Aula Magna dell'Università di Pavia all'evento che ha inaugurato ufficialmente la Fondazione INF-ACT: si tratta di un consorzio con 25 membri, tra Atenei, enti pubblici e privati, in collaborazione con l'ISS e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
Capofila è l'università di Pavia. Il progetto è stato selezionato dal Ministero dell'Università e della Ricerca e finanziato con 114,5 milioni di euro nell'ambito del Pnrr. L'obiettivo è studiare le "malattie infettive emergenti", individuando quelle che sono le principali minacce attuali e quelle che potrebbero emergere nel futuro. "Come ci ha insegnato la pandemia da Covid-19, è necessario fare rete per affrontare queste emergenze - ha sottolineato Brusaferro -. Oggi in Italia sono attivi 138 laboratori in grado in ogni momento di individuare microrganismi che potrebbero sviluppare nuove infezioni. E' fondamentale sostenere questo sistema garantendogli anche più profondità: la Fondazione che nasce oggi dovrà essere sempre attiva, accedendo anche a nuove forme di finanziamento. Il nostro compito sarà anche quello di rendere evidente, con una comunicazione appropriata, che la scienza crea benessere per il Paese e per le nostre comunità".
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Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR, ha sostenuto "l'importanza di collaborare al meglio tra enti pubblici e privati, Irccs, Istituti zooprofilattici e associazioni non profit. Una collaborazione che deve essere finalizzata alla ricerca scientifica, con più comunicazione e meno barriere burocratiche. Dovremo puntare molto sui giovani ricercatori coinvolti in questa Fondazione". "La sfida non è più di reazione ma di pro-azione in alcuni ambiti particolarmente sensibili per la tutela della salute individuale e pubblica - ha aggiunto Francesco Svelto, rettore dell'Università di Pavia e presidente pro-tempore della Fondazione INF-ACT -. Grazie al progetto e all'attività della Fondazione, queste tematiche verranno affrontate sia a livello di ricerca di base, che traslazionale".