Mentre i Mondiali di calcio di Qatar 2022 entrano nel vivo, con l’inizio della fase ad eliminazione diretta, c’è chi sta già pensando ai Mondiali del 2026, che si terranno in Canada, Stati Uniti e Messico, ma che soprattutto saranno i primi a 48 squadre, con un format ancora da definire.
A parlare di questa cosa è stato in questi giorni Arsene Wenger, l’ex storico manager dell’Arsenal, che oggi fa il consulente della FIFA e del presidente Gianni Infantino: “Potrebbe esserci sedici gruppi da tre o dodici da quattro. Non deciderò io, lo farà il Consiglio FIFA l’anno prossimo”.
Poi il dirigente francese ha specificato: “Le nazionali in gara rappresenteranno meno del 25 per cento del mondo, circa il 22. Ci saranno più opportunità per le nazionali di tutto il mondo di sviluppare il movimento calcistico all’interno del proprio Paese”.
Infine Arsene Wenger ha concluso il suo intervento dicendo: “C’è un deficit evidente a livello mondiale, abbiamo creato il Talent Development Scheme per contrastarlo ma sono convinto che se i Paesi avranno più opportunità di partecipare ai mondiali, riusciremo ad aiutarli in questo”.
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