In città si moltiplicano furti, scippi e spaccate, ma anche gli incontri sulla sicurezza e le espulsioni di cittadini stranieri ad opera delle forze dell’ordine, le quali stanno lavorando per limitare gli orari di apertura in alcune zone calde. Nel mirino un negozio di via Fogazzaro, dove ad essere colpito è stato un alimentari. «In via Fogazzaro sono più le vetrine frantumate ce quelle intatte» commenta un abitante. Questa settimana tre spaccate in saloni di parrucchieri e acconciatori e una rapina alla farmacia con siringa. Due giorni fa un’anziana è stata scippata in Corso del Popolo, da uno sbandato che l’ha seguita fin sotto casa, l’altro ieri una signora residente in via Mestrina è stata derubata da Tigotà. «Quando sono andata a sporgere denuncia dai carabinieri di via Miranese» racconta sconvolta «mi hanno detto che la donna che mi ha lasciato senza portafoglio nè carte è una rom ventenne con cinque figli, ogni volta che la mettono dentro esce perché in dolce attesa».
A lanciare l’allarme venerdì è stato il titolare del salone unisex Roberta, Shil Khokan: «Sotto Natale furti scippi e rapine aumentano, ma la situazione oramai è allo sbando». Stesso pensiero del titolare della farmacia rapinato con una siringa, che martedì se l’è vista brutta.
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Venerdì Altobello in cammino assieme ai gruppi di zona, ha incontrato i rappresentanti dei comitati di Marghera, da Viviamo Marghera ai cittadini di via Ulloa. «La rete raccoglie consensi da Mestre sud a Marghera» spiegano i cittadini attivi di Altobello «Ci stiamo preparando per indire un’assemblea pubblica aperta e apartitica che si terrà nel patronato di Santa Maria di Lourdes». Proseguono: «Dobbiamo riprenderci la città, i cittadini devono essere parte attiva nell'affrontare i problemi: non siamo contro qualcuno ma contro qualcosa, manca un progetto di riurbanizzazione architettonica e residenziale, servono sostegno e iniziative contro il disagio, un uso corretto del patrimonio pubblico abitativo sfitto, rianimazione della città e dei quartieri».
Ieri affollata assemblea pubblica sulla sicurezza in Quartiere Pertini, dove il comitato ha rilevato l’aumento di fenomeni quali furti e spaccio.
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Polizia di Stato, carabinieri, finanza e polizia locale continuano a presidiare le aree “calde” della città. Giovedì gli agenti del commissariato di Mestre in azione tra Corso del Popolo e Via Cappuccina, hanno rintracciato tre stranieri, di origine tunisina, irregolari sul territorio nazionale: per due di loro si sono aperte le porte del Centro di permanenza di Gradisca d’Isonzo, mentre il terzo ha tempo 7 giorni per lasciare il territorio nazionale entro. Il rafforzamento del presidio in atto da un mese ha portato a 5 arresti, 9 denunce in stato di libertà, 7 espulsioni. Eseguiti controlli su 2216 persone, 856 auto, 48 pubblici esercizi, 83 posti di controllo effettuati.
Importanti i controlli delle attività nell’area del quartiere Piave, dove l’insorgere di episodi quali l’abuso di alcool e alcune risse hanno determinato un maggiore senso di insicurezza tra i residenti, oramai esasperati. La Polizia fa sapere, inoltre, che per limitare situazioni di disagio e aggregazioni di persone in orari serali presso bar, kebab e minimarket, sono state avviate interlocuzioni con gli organi preposti al fine di valutare di intervenire sugli orari di chiusura, con l’obiettivo di ripristinare il rispetto della tranquillità pubblica e della convivenza civile.