Vertice del centrodestra in vista della seduta. E il Comitato No ovovia chiama i cittadini sotto il Comune
TRIESTE Fervono i preparativi per la seduta straordinaria sulla cabinovia, lunedì sera in Consiglio comunale. Mentre il Comitato No ovovia indice un presidio sotto il Municipio per comunicare con la forza della piazza la propria contrarietà all’opera, il centrodestra cittadino ha riunito tutti i consiglieri in un “conclave” segretissimo dedicato proprio all’opera.
Il presidio è indetto per lunedì alle 18.30 in piazza Unità. Il coordinatore del comitato William Starc ricapitola le regioni di contrarietà all’opera (traffico, costi, procedure, Natura 2000) e commenta: «L’amministrazione comunale si ostina a portare avanti un progetto privo di requisiti e ragioni sufficienti per poter esser realizzato, e ha già speso 700 mila euro dei soldi di noi cittadini. Per questo ci auguriamo che la cittadinanza risponda compatta e venga a far sentire la propria voce, finora inascoltata, all’aula consiliare».
Dall’altra parte della barricata, però, ci si prepara. La riunione del centrodestra si è tenuta venerdì pomeriggio, con gli assessori competenti e i tecnici a illustrare agli esponenti della maggioranza l’opera e il suo status nel complesso.
Durante il confronto è emerso il desiderio in diversi eletti di assicurare forme di compensazione per i residenti delle zone interessate più dappresso dall’opera. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Marcelo Medau auspica un dibattito trasparente in materia, e dice: «Tengo a precisare che la maggioranza sta attenzionando con cura le problematiche dei residenti realmente coinvolti. Il comitato sta portando avanti una battaglia di bandiera, noi non siamo interessati a politicizzazioni fine a se stesse, tanto che ancora oggi non si sono mai rivolti all’assessore competente. Noi andremo oltre e ci confronteremo direttamente con gli interessati». Per lunedì Medau si aspetta un «bel e sano confronto» e dà il benvenuto al sit-in in piazza Unità.
Il capogruppo leghista Stefano Bernobich afferma: «Penso sia un momento di chiarificazione necessario perché si sentono tante cose che poi non risultano dal confronto con i tecnici. Si tratta comunque di un’idea proposta anche in passato, per collegare il Carso e il mare. In questo senso il Pnrr era una palla da cogliere al balzo. Penso che possa vincere sia per la mobilità urbana che turisticamente, settore per cui si possono prevedere biglietti specifici».
Dice il forzista Alberto Polacco: «Auspico sia una seduta costruttiva, visto che ormai è partita la variante e diversi passaggi intermedi hanno dato esito positivo. I tecnici sono a disposizione con grande professionalità, ognuno farà la sua valutazione. L’importante è che non diventi un modo folcloristico per dire un “no” a priori».
Sempre dal Consiglio, ma in opposizione, interviene il capogruppo di At Riccardo Laterza: «Ora che anche documenti ufficiali confermano ciò che il comitato denuncia maniera chiara da un anno, il Comune prova a chiudere la vicenda in fretta e furia facendo partire le procedure della variante urbanistica con la quale si intendono operare più di cento tra espropri e asservimenti. Useremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per svelare questa forzatura inaccettabile, e per fermarla».