Una famiglia italiana e una famiglia di origine pakistana tra cui due adolescenti, sette persone in tutto - oltre a un cagnolino - sono rimaste intossicate dalle esalazioni di monossido di carbonio a causa di una caldaia a gas malfunzionante.
Il fatto è avvenuto, ieri pomeriggio, intorno alle 15, in un condominio al civico 107 sulla provinciale 62 della Cisa in pieno centro nella frazione di Sailetto. L'allarme è stato dato da un componente della famiglia italiana che ha chiamato il 118 perché un proprio congiunto stava male. Il personale sanitario, intervenuto, ha subito compreso che i sintomi accusati dall'uomo, tra palpitazioni, mal di testa e nausea non erano attribuibili ad una forma di influenza o di Covid, seppure il virus continua a colpire le persone, oltre al fatto che in giro sono ormai diffuse anche forme influenzali. Immediata la chiamata ai vigili del fuoco di Suzzara che hanno fatto evacuare gli abitanti del condominio.
Nel frattempo, sul posto sono arrivate altre ambulanze e l'automedica. Per fortuna, a parte l'uomo della famiglia italiana al quale è stata riscontrata un'intossicazione di media gravità, tutte le altre sei persone hanno accusato sintomi piuttosto lievi.
Tuttavia, tutti sono stati trasportati per precauzione negli ospedali di Suzzara e Mantova per ulteriori analisi ed accertamenti.
Con l’arrivo del freddo e la conseguente accensione degli impianti di riscaldamento è assolutamente necessario prestare la massima attenzione al rischio di intossicazioni da monossido di carbonio. Un gas che è incolore, inodore, insapore e non irritante e che è altamente tossico, causando ogni anno tante vittime per il malfunzionamento di apparecchi a combustione e per ambienti non adeguatamente areati.
I primi sintomi di intossicazione sono mal di testa, percezione visiva sfocata e leggeri malesseri e palpitazioni associati anche a nausea. Sintomi cui ci si può facilmente abituare, scambiandoli magari per uno stato influenzale, con conseguenze che possono essere fatali.
Tutte le finestre del condominio sono state aperte per aerare i locali. I vigili del fuoco hanno utilizzato un rilevatore di monossido di carbonio per verificare quale delle due caldaie a gas presenti nei due appartamenti delle rispettive famiglie avesse provocato la pericolosa esalazione.
