UDINE. Le ha sferrato un calcio in pancia, talmente violento da farla cadere a terra. Lei, una donna di 28 anni originaria della Bassa friulana ma residente a Udine, non aveva mai visto prima il suo aggressore, che l’ha colpita senza motivo, in pieno centro, mentre si stava recando al lavoro.
È successo nella mattinata di lunedì 14 novembre, quando mancavano pochi minuti alle 9, nell’area verde dietro il Tempio Ossario. Sull’episodio stanno indagando le forze dell’ordine, cui si è rivolta la ventottenne per sporgere denuncia. «Erano le 8.50 e stavo andando a lavorare – racconta la donna, che preferisce mantenere l’anonimato –. Giunta nell’area verde dietro il Tempio Ossario, un uomo mi ha raggiunta e superata. Poi si è improvvisamente girato e me lo sono trovato davanti. Mi sono spostata per farlo passare: pensavo non si fosse reso conto che ero proprio dietro di lui e invece mi ha messo le mani sotto le spalle per bloccarmi e mi ha dato un fortissimo calcio allo stomaco. Ho urlato e sono caduta all’indietro, sull’erba. Per fortuna non ho battuto la testa. Ero terrorizzata».
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A chiamare il 112 per chiedere l’invio di un’ambulanza è stata proprio la donna aggredita. «Una signora aveva parcheggiato l’automobile poco distante. Era appena scesa dalla macchina e sono sicura che mi ha sentita urlare. Le auto, inoltre, erano ferme al semaforo rosso eppure nessuno mi ha dato una mano. Anche questo mi ha fatto male. Sono stata portata in ambulanza al pronto soccorso e lì sono stata raggiunta dai carabinieri, ai quali ho raccontato tutto nei dettagli. Uscita dall’ospedale ho sporto denuncia in Questura».
Di quell’uomo, la ventottenne udinese ricorda che indossava un cappellino rosso sulla testa e una giacca blu. «Avevo la borsa del computer in mano, ma non ha cercato di derubarmi. Voleva proprio aggredirmi fisicamente. Non ha aperto bocca e quando ho urlato mi ha guardata e ha fatto un gesto per rivendicare quella che evidentemente considerava un’impresa compiuta. Aveva la carnagione scura, un’età compresa tra i 30 e i 40 anni, la barba rada, gli occhi scuri e un’altezza attorno al metro e settantacinque. Un cappellino rosso, una giacca blu e i pantaloni larghi. Camminava con un’andatura dinoccolata».
Sempre lunedì mattina, nella zona del Terminal studenti, in via della Faula, un’altra donna è stata aggredita. L’aggressore potrebbe essere la stessa persona. Non solo: il 25 ottobre, attorno alle 13, in via Poscolle, un altro episodio. Una signora era stata colpita con un violento calcio alla schiena, senza alcun motivo, mentre stava guardando una vetrina. Nei giorni scorsi, un trentacinquenne di nazionalità pakistana, senza fissa dimora, era stato fermato dalla polizia in quanto ritenuto responsabile di diverse aggressioni perpetrate ai danni di alcune donne. L’uomo si era poi allontanato dal reparto di Psichiatria dell’ospedale di Udine, dove era stato accolto, facendo perdere le sue tracce. Le indagini sulle aggressioni sono ancora in corso, come l’attività di ricostruzione dei singoli episodi.
