Si sono iniziati i lavori di sostituzione della vecchia caldaia della chiesa arcipretale di piazza della Vittoria: lo scorso inverno era rimasta spenta perché pericolosa e da rottamare.
La scorsa settimana gli operai della ditta incaricata dalla parrocchia Santa Maria Maggiore hanno liberato il locale caldaia, lavorando durante gli orari in cui in chiesa non venivano celebrate funzioni, così da non creare disagio con i rumori.
«Nell’arco di due giorni la vecchia caldaia è stata smontata e eliminata – racconta il parroco don Angelo Grillo –. I nuovi pezzi sono stati ordinati e l’attesa maggiore ora è rappresentata dal loro arrivo.
Quando tutto sarà pronto per il montaggio servirà al massimo un’altra settimana. Entro il 10 dicembre quindi confidiamo che la nuova caldaia sarà pronta per essere accesa».
Le temperature miti di questo autunno stanno consentendo alla parrocchia di rimandare l’accensione del riscaldamento, recuperando di fatto alcuni ritardi registrati nei mesi scorsi.
L’intervento è coperto interamente dal contributo della Regione che la parrocchia ha ottenuto questa estate. Un cambio del progetto lavori e della stessa ditta esecutrice avvenuto in corsa ha consentito di non andare a intaccare i fondi della parrocchia, rimandando interventi alle condotte dell’aria calda che sono necessari, ma che si è giudicato possono aspettare.
«Per ragioni di costi abbiamo cambiato ditta rispetto alla scelta iniziale – aggiunge don Grillo –. La qualità dei lavori è la stessa, ma vi erano due modalità possibili di intervento, una delle quali implicava una differenza nella spesa finale di circa 30 mila euro per lavori alle condotte.
Abbiamo perciò scelto di procedere per passi e di eseguire questo intervento da circa 98 mila euro. In un secondo momento sistemeremo anche la parte che resta da fare».
Intanto la parrocchia può tirare un sospiro di sollievo, dopo avere trascorso lo scorso inverno con una chiesa al freddo e le messe celebrate anche nella cappella di Gesù Maestro in oratorio e nella chiesetta di San Giovanni.
Il caro bollette, nel frattempo, impone anche in chiesa accorgimenti per contenere le spese. Alcuni sono già in atto, come illuminare la chiesa solo pochi minuti prima delle celebrazioni, lasciandola con le luci soffuse sia prima che al termine. Da giovedì 3 novembre, inoltre, le messe feriali serali delle 18.30 saranno celebrate nella cappella Gesù Maestro.
«Le messe del sabato sera e della domenica continueranno a essere celebrate in chiesa – precisa don Grillo – così come i funerali, durante i quali tra l’altro i lavori alla caldaia si fermeranno per non causare disturbo alla preghiera.
Le altre funzioni invece le faremo in cappella, dove abbiamo luci a minor consumo. Quando poi accenderemo il riscaldamento, dovremo essere oculati anche su questo fronte». —
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