TRIESTE Gli studenti universitari lo chiedevano da anni: un servizio di autobus a chiamata nelle ore notturne, per migliorare l’offerta di mobilità cittadina, favorendo spostamenti sostenibili e in sicurezza per i giovani che frequentano il centro di Trieste in orario serale. Presto questa richiesta verrà esaudita: l’Università di Trieste sta lavorando insieme a Trieste Trasporti per studiare come concretizzarla al meglio. Pochi giorni fa è stato avviato un sondaggio tra gli studenti dell’ateneo, per sondarne le esigenze e mettere a punto un servizio che possa venire incontro alle loro necessità. Si tratta di un breve questionario, cui si può accedere dal sito units.it, che consente agli iscritti all’università di esprimere la propria opinione.
«Il tema sta molto a cuore agli studenti: sono già numerosi i ragazzi e le ragazze che hanno compilato il questionario, che lasceremo online fino a lunedì 7 novembre - commenta Giovanni Longo, Mobility manager di UniTs -. Era da tanto tempo che gli studenti chiedevano di poter avere migliori servizi per la mobilità in periodo serale e notturno verso i luoghi che amano frequentare. Trieste Trasporti ha messo a punto delle soluzioni tecnologiche che possono venire incontro a quest’esigenza, perciò abbiamo pensato che questo fosse il momento propizio per l’attivazione del servizio».
Le domande del questionario puntano a individuare le zone più frequentate dai ragazzi e le fasce orarie più richieste, così da progettare il servizio, e definire le relative tariffe, su basi scientifiche. «Una volta raccolte le risposte, entro la metà di novembre verrà elaborato un modello sulla base delle preferenze espresse dagli studenti che permetterà di calibrare il servizio», spiega Longo. «La correlazione fra trasporti efficienti e attrattività dei territori è solida e dimostrata - dice Maurizio Marzi, presidente di Trieste Trasporti -: una periferia poco collegata è una periferia che degrada più facilmente, una città scarsamente servita è una città dove è più difficile studiare, curarsi, produrre, divertirsi. Progettare oggi un servizio di trasporto pubblico a chiamata notturno significa farlo con questi principi».
Significa, aggiunge Aniello Semplice, ad di Trieste Trasporti e Tpl Fvg, «rendere la nostra università ancora più attrattiva, assicurando un’offerta di mobilità più vicina e conforme alle abitudini e alla domanda degli studenti. Si restituisce così valore, in termini di sicurezza e accessibilità, a un territorio che sta trasformandosi, rispondendo a un fabbisogno più volte manifestato dalle istituzioni, grazie all’impegno del gruppo Arriva che da sempre, in Europa, è un avamposto di innovazione nel trasporto pubblico».
Il progetto, che si svilupperà a valle degli esiti del questionario, si servirà della piattaforma della multinazionale Via, già sperimentata per il servizio a chiamata sull’altopiano. Gli studenti sono entusiasti di questa prospettiva: «La questione degli autobus notturni è aperta da anni - commenta Riccardo Formisano, già presidente del Consiglio degli Studenti -. E’ un ottimo segnale che l’Università si attivi per realizzare questo servizio, perché dimostra una presa di coscienza di come l’attrattività di Trieste come città universitaria dipenda anche da questi fattori. C’è un intero indotto che vive intorno alla movida degli universitari, crea lavoro e ricchezza, stimola il tessuto sociale e culturale cittadino, eppure il Comune continua a imporre limitazioni alle attività dei locali: questo potrebbe essere un passo importante per un cambio di paradigma».