Quando si parla di risparmio energetico, non esistono giustificazioni e, di questi tempi, all’appello non può mancare nessuno.
L’assessore alle politiche scolastiche Cristina Piva ha comunicato che nei prossimi giorni verrà redatto un documento, a firma congiunta con il dirigente scolastico provinciale Roberto Natale, per definire dei metodi di razionalizzazione dell’uso del riscaldamento nelle scuole primarie, secondarie di primo (medie ed elementari), negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia.
«Vogliamo invitare le scuole a un uso consapevole delle risorse, cercando di evitare qualsiasi forma di spreco – spiega l’assessore Cristina Piva – Esistono per esempio spazi inutilizzati, perlopiù aule vuote, che non hanno motivo di essere riscaldate, così come attività che potrebbero essere benissimo gestite da remoto, ma che per abitudine vengono realizzate in presenza in orario extrascolastico».
«È il caso di alcune riunioni di stampo informativo tra docenti, ma anche dei colloqui degli insegnanti con i genitori. Inoltre, a partire da quest’anno, i ragazzi delle primarie hanno due ore in più di educazione fisica, così che le ore di lezione salgono a ventisette. Spesso queste due ore aggiuntive vengono svolte nel pomeriggio: per aggirare il problema si potrebbe pensare di utilizzare una palestra in comune a più scuole così da condividere, insieme allo spazio, anche le spese».
«In un certo senso il protrarsi della bella stagione ci sta aiutando in questo senso (anche se sappiamo che questa è forse l’unico lato positivo della triste medaglia del surriscaldamento globale): l’accensione dei termosifoni, inizialmente prevista per ieri, è infatti slittata al prossimo mercoledì 2 novembre».
«La priorità – ci tiene a sottolineare l’assessore Piva – deve essere sempre e comunque il benessere degli alunni. Non dobbiamo mai dimenticare quanto siano stati penalizzati dalla recente pandemia, sia a livello di preparazione, che da un punto di vista psicologico».
Al momento, nella nostra città sono cinquantadue le scuole dotate di impianto fotovoltaico, ma l’obiettivo è quello di fornire di pannelli tutti gli edifici che risultino compatibili con i parametri di esposizione solare: «Abbiamo individuato i prossimi due istituti candidati. Sono la scuola Monte Grappa di via della Biscia e il centro infanzia Bambini del Mediterraneo di via del Commissario».
«È evidente che per permettere alle scuole di usufruire di questo servizio saranno necessari investimenti cospicui, ma si tratta di spese destinate ad essere ammortizzate nel tempo grazie al risparmio energetico che deriva dallo sfruttamento dell’energia solare».
«Inoltre», conclude l’assessore alle Politiche scolastiche, «credo che il messaggio che diamo ai ragazzi in termini di rispetto ambientale, rappresenti un importante valore aggiunto a operazioni di questa natura».
