foto da Quotidiani locali
VIGEVANO. Le indagini sulle discariche abusive rivelano oltre sette abusi edilizi, tra cui anche due piscine «di dimensioni rilevanti». Nei giorni scorsi gli agenti e gli ufficiali del settore “Edilizia e ambiente” della polizia locale hanno effettuato sopralluoghi in varie zone della città con l’uso del drone. Chiedendo a Nicola Scardillo, assessore alla Polizia Locale, quale fosse l’obiettivo del servizio, si scopre che tutto sarebbe partito dalla ricerca di eventuali discariche abusive non visibili dalla strada.
«In seguito a quei controlli – risponde Scardillo - sono state accertate anche violazioni di carattere urbanistico edilizio. I proprietari saranno quindi ora denunciati per i reati edilizi e paesaggistici e saranno anche assoggettati a provvedimenti amministrativi. In pratica, dovranno demolire le opere abusive e ripristinare lo stato dei luoghi».
La prima scoperta è stata in zona strada Nuova dove sono state accertate diverse costruzioni abusive, tra cui due abitazioni, all’interno dei terreni che hanno destinazione agricola e che sono sottoposti a vincolo di inedificabilità. «Qui gli agenti hanno rilevato – continua Scardillo - una villetta in muratura e una casa prefabbricata, oltre a un’ampia tettoia, nonché cancellate e muri di cinta».
Le piscine abusive
La seconda scoperta è stata alla frazione Piccolini. «Qui – prosegue l’assessore alla polizia locale - sono state individuate altre opere abusive all’interno delle aree di pertinenza di alcune abitazioni isolate. In particolare, abbiamo scoperto due piscine di dimensioni particolarmente rilevanti, una interrata e l’altra esterna con struttura autoportante, nonché la costruzione di un’autorimessa e di un deposito in legno».
Infine: alla frazione Morsella. «Il volo del drone su una serie di villette a schiera – continua Scardillo - ha consentito agli agenti di scoprire che un semplice pergolato era stato trasformato abusivamente in una tettoia adibita ad autorimessa. Anche in questi casi è stato informato l’ufficio tecnico comunale ai fini dell’adozione dei provvedimenti amministrativi previsti dalla disciplina urbanistica».
Per quanto riguarda l’accertamento di aree interessate da abbandono di rifiuti ingombranti e di natura edile «nonostante non sia stato possibile accertarne le responsabilità – conclude l’assessore Scardillo - si è provveduto tempestivamente alla rimozione e al rispristino della situazione precedente».
Selvaggia Bovani