I ragazzi che arrivano dal Casalasco costretti a farsi il viaggio in piedi, stipati fin sui gradini tra le porte: protestano le famiglie
VIADANA. Parecchie decine di studenti residenti nel Casalasco frequentano l’istituto superiore Sanfelice di Viadana. Per quelli che abitano tra Rivarolo del Re e frazioni, raggiungere la sede scolastica si rivela particolarmente disagevole: spesso infatti il viaggio in pullman, che dura circa mezz’ora, si svolge in piedi. E i posti a sedere non sono sufficienti per tutti.
Le famiglie hanno segnalato il problema al sindaco Luca Zanichelli, chiedendogli di intervenire per favorire una soluzione. Il pullman in questione è da 81 posti, di cui 38 in piedi. A Rivarolo del Re salgono a bordo in 42, ma il mezzo nel frattempo ha già imbarcato i ragazzi di Spineda, Cividale e Brugnolo. Stando alle testimonianze, ci sono utenti stipati fin sui gradini tra le porte.
Il viaggio in piedi è disagevole e poco sicuro: basti pensare a cosa potrebbe accadere in caso di brusca frenata. Il costo dell’abbonamento, inoltre, è uguale per tutti, oltre che aumentato rispetto al passato, e pertanto chi non riesce a sedersi subisce di fatto una sorta di disparità di trattamento.
Negli scorsi anni scolastici il problema non si era posto, in quanto la pandemia aveva imposto, col distanziamento, la predisposizione di un pullman bis. Col venir meno delle normative anti-contagio (compreso l’obbligo di utilizzare la mascherina a bordo), sono tornati anche i sovraffollamenti. Le famiglie sono consapevoli che trovare soluzioni non sarà facile: la Km (azienda del trasporto pubblico della Provincia di Cremona) non dispone al momento di pullman liberi per organizzare una corsa bis, senza contare la questione costi.
I ragazzi però non possono salire su altri mezzi, diretti ad esempio a Casalmaggiore, perché non esistono coincidenze utili per Viadana. Il sindaco Zanichelli ha comunque segnalato la problematica a Km.