Partiti i lavori per realizzare un complesso residenziale di circa 160 nuovi alloggi nell’area dell’ex Orto Botanico di San Giobbe, che verrà anche recuperato a parco pubblico.
A realizzare gli alloggi sarà la società San Giobbe srl, che fa capo al gruppo Marseglia, proprietario dell’area e che possiede già l’Hilton Molino Stucky. L’imprenditore pugliese Dino Marseglia voleva trasformare il complesso dell’ex Orto Botanico di San Giobbe, da anni in stato di abbandono, in un nuovo albergo a cinque stelle della catena Hilton-Canopy, ma il Comune non ha concesso la variante e il relativo cambio di destinazione d’uso.
Si è tornati perciò alla destinazione iniziale prevista per l’area in base alla pianificazione urbanistica vigente: quella appunto di un complesso residenziale da circa 160 alloggi, di cui il 20 per cento offerti a prezzo concordato in base agli accordi stipulati a suo tempo dal Comune dai precedenti proprietari.
Un atto di realismo, ma anche di disponibilità del gruppo Marseglia, che di fronte alle difficoltà ad ottenere dall’amministrazione il via libera alla destinazione alberghiera con il progetto già presentato, ha accettato di riportare l’area alla destinazione già prevista.
Si parte con la realizzazione delle reti di sottoservizi e tecnologiche: rete fognaria, idrica e antincendio, di distribuzione del gas metano, di distribuzione dell’energia elettrica, telefonica e d’illuminazione pubblica strategica alle porte della città, a due passi dalla Stazione ferroviaria di Santa Lucia, che sarà messa anche in collegamento con il polo universitario di San Giobbe, con la costruzione di un nuovo ponte all’altezza del binario 1, vicino a quello dedicato a Valeria Solesin.
L’obiettivo poi è appunto di realizzare circa 160 alloggi nell’area, trasformando l’ex orto botanico in parco pubblico e mettendolo anche in collegamento direttamente con il polo universitario di San Giobbe con la realizzazione di un nuovo ponte, vicino a quello dedicato a Valeria Solesin.
Previsto un investimento complessivo nell’area che supererà i 40 milioni di euro, con una durata dei lavori di due anni, dall’inizio della ristrutturazione e nuova edificazione.
Già eseguita la bonifica dei materiali inquinanti presenti nell’area. Che ha una superficie di circa 17.240 metri quadrati di cui circa 7.240 occupati da edifici dell’ex Silurificio Tedesco del 1887 e di circa 10 mila relativi all’orto botanico, vincolato.
Marseglia , alla guida di un gruppo di quasi un miliardo di euro di fatturato, spaziando dagli oleifici agli alberghi, ai centri turistici e agli immobili di pregio, che ha già acquisito negli ultimi anni la proprietà del Molino Stucky rilevando i debiti del gruppo Caltagirone dalle banche, aveva rilevato anche l’area dell’ex Orto Botanico dopo il fallimento della San Giobbe srl, che faceva capo all’imprenditore calabrese Giuseppe Malaspina, con qualche guaio con la giustizia e a cui l’Enel l’aveva venduta, per circa 30 milioni.
Marseglia era subentrato nell’operazione, e sottoscrivendo una fidejussione aveva ottenuto dal Comune la proroga per vedere avviato l’intervento di recupero previsto e mai realizzato.
L’ex orto botanico era all’origine destinato a fabbrica di siluri, prima dell’arrivo della società elettrica che vi aveva realizzato impianti sportivi per i dipendenti adiacente all’omonima chiesa.
Un’area enorme, che doveva essere di fatto restituita alla città con la realizzazione nella zona di un complesso immobiliare di 160 appartamenti di cui il 20 per cento da destinare all’edilizia residenziale pubblica con un parco pubblico e un edificio da riservare al Comune per ospitare, nelle intenzioni, una scuola.
Ma nulla di questo è avvenuto, e quest’area un tempo magnifica e ricca di essenze, che ospitava anche il centro sportivo del dopolavoro dell’Enel, con campi da tennis e da calcetto, era ormai usata solo come discarica e come rifugio temporaneo di sbandati.
Tutto si era fermato dopo il fallimento, della società San Giobbe srl poi rilevata da Marseglia che realizzerà qui il più significativo complesso di alloggi previsto a Venezia negli ultimi anni.
