Per il deputato pavese ipotesi dicastero Transizione ecologica. Oppure capogruppo di Fi alla Camera
PAVIA. Alessandro Cattaneo “incamminato” verso il ministero della Transizione ecologica (Mite)? La suggestione deriva da quel fascio di fogli che il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, teneva sul banco durante l’elezione del nuovo presidente del Senato.
L’elenco
Sui fogli, immortalati da un fotografo particolarmente sveglio, c’era un elenco di nomi accanto ad altrettanti dicasteri. Il nome di Cattaneo, 43 anni, ex sindaco di Pavia alla seconda legislatura da deputato, era accanto al ministero per la Transizione ecologica, attualmente guidato da Roberto Cingolani. Accanto al nome di Cattaneo, comunque, compariva anche quello di un senatore di Forza Italia, Gilberto Pichetto. Ed è anche vero che il dibattito, all’interno del centrodestra, è in continua evoluzione. E già nella giornata di ieri, l’ipotesi di un ministero era stata sostituita da quella di un ruolo da capogruppo alla delegazione azzurra alla Camera dei deputati.
La possibile nomina di Cattaneo a ministro è legata a quello che sarà il destino di Licia Ronzulli, fedelissima di Silvio Berlusconi che la vorrebbe alla guida di un ministero di peso, mentre Giorgia Meloni pare non essere d’accordo. Certo, l’ipotesi che Pavia possa avere ben due ministri - Cattaneo all’Ecologia e Centinaio all’Agricoltura - è molto suggestiva. Tra l’altro la fiducia che il Cavaliere ripone nell’ex sindaco di Pavia è provata anche dal fatto che fu proprio Cattaneo il deputato incaricato di stendere, per conto di Forza Italia, il programma comune del Centrodestra. Ma, come detto, la situazione politica è in costante e rapidissima evoluzione. Dopo l’individuazione del presidente del Senato nella persona di Ignazio La Russa e di quello della Camera in Lorenzo Fontana, ora sta per entrare nel vivo il dibattito per l’individuazione dei componenti del futuro governo.
Il Quirinale
Eletti i nuovi presidenti dei due rami del Parlamento, mancano ancora da compiere alcuni passaggi necessari a rendere perfettamente funzionanti Camera e Senato. Il primo step, propedeutico all’avvio delle consultazioni, è l’elezione dei capigruppo. Questo perchè, da tradizione costituzionale ormai consolidata, il Capo dello Stato consulta i presidenti delle Camere e poi i leader di partito accompagnati dai rispettivi capigruppo. L’elezione dei presidenti di gruppo è l’ultimo passaggio strettamente connesso alla nascita del nuovo governo. Gli altri step burocratico-istituzionali riguardano, invece, solo l’organizzazione e vita interna di Camera e Senato. Questi ultimi passaggi consistono nel completamento degli Uffici di presidenza (vicepresidenti, Questori e segretari d’Aula), e nella composizione delle commissioni permanenti e bicamerali, con l’elezione dei rispettivi presidenti. Ma questi step sono successivi alla formazione del governo. —