È mancata, a soli 53 anni, Giulia Glavina, dopo aver combattuto per due anni contro la malattia. Catechista, anima della parrocchia, mamma di due ragazze, era da tutti benvoluta e stimata.
Due comunità sono in lutto: quella di Aviano, dove risiedeva con la famiglia, e quella di Roveredo in Piano, dove è nata e cresciuta. Per questo si è scelto di onorarne la memoria in entrambi i luoghi a lei cari.
Il rosario sarà recitato lunedì 10 ottobre, nel duomo di San Zenone ad Aviano (con inizio alle 19), mentre i funerali si terranno martedì, alle 15, nella chiesa di San Bartolomeo a Roveredo in Piano. Qui Giulia giungerà dall’hospice “Via di Natale”. Seguirà la sepoltura nel cimitero di Aviano.
Lascia il marito Basilio Pignat, le due figlie, i genitori Albina e Antonio. Nell’epigrafe i familiari specificano: non fiori, eventuali offerte verranno devolute a opere di bene. Quello che Giulia ha sempre fatto, per gli altri, quando era in vita.
A tratteggiarne il ritratto è don Franco Corazza, ex parroco di Aviano, che martedì presiederà alle esequie a Roveredo. Non ha voluto mancare al commiato, pur essendo ora lontano.
«Lavorava con me in canonica – la ricorda don Franco –, faceva la catechista e il lunedì mattina si occupava anche della segreteria. In parrocchia dava sempre una mano. La sua figlia maggiore, che ora studia all’università, dava una mano all’estate ragazzi e ai campi scuola.
Giulia si è dedicata alla famiglia e alle figlie: le amava molto. Era una donna di sani principi e di grande fede, solare, impegnata. Ha sofferto in questi due anni di malattia.
Mi diceva: “Voglio guarire”. Purtroppo non è stato così». «Sono momenti tristi e particolari che colpiscono e segnano profondamente – così il sindaco di Roveredo in Piano Paolo Nadal – esprimo ai familiari il cordoglio da parte dell’amministrazione e della comunità roveredana».—
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