Si sono disputate le sfide del terzo turno dell’United Rugby Championship che coinvolgevano le due franchigie italiane, Zebre Parma e Benetton Treviso. Gli emiliani sono andati in scena a Cork, Irlanda, contro il Munster; mentre i biancoverdi hanno ospitato a Monigo gli Scarlets. Ecco come è andata.
MUNSTER – ZEBRE PARMA 21-5
Avvio senza grandi emozioni al Musgrave Park di Cork, con Munster e Zebre Parma che si studiano, senza riuscire a rendersi particolarmente pericolose nei primi minuti. Match che si sblocca all’8’, quando è Scannell ad andare oltre e il TMO conferma la meta per il 7-0 iniziale. Insiste ora il Munster e al 17’ va in meta con Knox dopo che la maul irlandese batte quella parmigiana e punteggio che va sul 14-0. Cose che vanno ancora peggio al 22’, quando arriva il cartellino giallo a Gabriele Venditti e tre minuti dopo la terza meta irlandese ancora con Scannell per il 21-0 con cui si va al riposo.
Prova a reagire le Zebre Parma e al 44’ arriva la meta di Pani che sblocca la situazione per gli ospiti che muovono il tabellino sul 21-5. Match ora molto equilibrato, con il Munster che difende il buon vantaggio acquisito nel primo tempo e Zebre che non trovano gli spazi per riaprire il match, come avvenuto nelle prime due sfide stagionali. Non si smuove, così, il tabellino mentre passano i minuti e Munster che controlla e raggiunge il primo successo stagionale. Terzo ko, invece, per le Zebre che restano a 4 punti in classifica.
BENETTON TREVISO – SCARLETS 34-23
Buon avvio della Benetton Treviso, che fa tanto possesso, gioca molto l’ovale e solo qualche errore di troppo palla in mano impedisce ai padroni di casa di marcare punti. Punti che arrivano al 6’ dalla piazzola con Albornoz e 3-0 parziale. Al 13’ errore di Hardy su un bel calcio di Duvenage, regala una touche in attacco a Treviso, fallo gallese, altra touche ma nulla di fatto. Troppi errori dei padroni di casa palla in mano, ma sul gioco al piede, aereo e in difesa domano gli Scarlets. Vicino alla mezz’ora ennesima occasione, ma ennesima frenesia biancoverde e chance buttata. Alla mezz’ora esatta, invece, non spreca Treviso, sfrutta l’indisciplina Scarlets e con una bella intuizione è Albornoz a infilarsi e schiacciare dietro i pali per il 10-0. Subito dopo errore al piede di Treviso, fallo seguente e Scarlets che vanno sulla piazzola con Halfpenny per il 10-3. Attacca Treviso, altro fallo, questa volta gallese, e ancora Albornoz sulla piazzola per il 13-3. Tanti fischi arbitrali ora e allo scadere altro calcio di Halfpenny per il 13-6 con cui si va al riposo.
Domina il gioco al piede Treviso anche a inizio ripresa e dopo tre minuti obbliga al fallo gli Scarlets ed è Albornoz a muovere il punteggio dalla piazzola per il 16-6. I ragazzi di Marco Bortolami, però, non riescono a chiudere un match dominato a lunghi tratti, così gli Scarlets si rendono pericolosi, arriva un infortunio per Riera e gallesi che dalla piazzola accorciano di nuovo sul 16-9 con Halfpenny. Torna a spingere Treviso, fallo ingenuo dei gallesi e Albornoz va al piede e nuovo +10 biancoverde al 55’. Tre minuti dopo va in meta Padovani, con la bellissima azione di Albornoz, che viene placcato pericolosamente e arriva il giallo per Conbeer. Punteggio sul 26-9 e Scarlets in inferiorità per 10 minuti. Match che sembra chiuso, ma al 64’ arriva la meta dei gallesi con Kalamafoni e match a sorpresa riaperto sul 26-16. E al 70’ arriva la seconda meta degli ospiti, ancora un brutto errore in difesa e va oltre Johnny Williams, punteggio che va sul 26-23 e match clamorosamente riaperto da un Treviso che si è rilassata troppo dopo la meta e il giallo ai gallesi. Cerca una reazione emotiva la Benetton e al 74’ trova un fallo piazzabile, va Rhyno Smith sulla piazzola e punteggio che sale sul 29-23, anche se ancora si è dentro break. Ma match chiuso al 79’, quando Rhyno Smith trova il break decisivo, palla a Menoncello che può festeggiare prima ancora di schiacciare. Punteggio che va sul 34-23 e seconda vittoria per la Benetton che sale a 9 punti in classifica. Prima della fine, però, c’è tempo per una rissa, ma serve solo per il colore.
Foto: Alfio Guarise – LPS