foto da Quotidiani locali
TRIESTE. Il centrodestra del Friuli Venezia Giulia tocca il 50,3% e conquista tre posti su quattro nel nuovo Senato.
Luca Ciriani, uscente di Fratelli d’Italia, vince l’uninominale e fa scattare l’elezione di Francesca Tubetti, coordinatrice provinciale di Gorizia collocata in seconda posizione, alle spalle dell’esponente pordenonese della destra, nel listino del partito.
Nella parte proporzionale del Rosatellum, con Tubetti, viene eletta anche la democratica Tatjana Rojc, al secondo mandato in rappresentanza della minoranza slovena. Per ore, invece, si è giocato il duello sul filo dei resti tra il segretario regionale della Lega Marco Dreosto - la cui elezione è stata ufficializzata nella serata di lunedì 26 settembre - e l’ex sindaco di Dignano Giambattista Turridano, terzo nome del listino di FdI.
La riforma costituzionale ha ridotto i seggi e il Fvg, a Palazzo Madama, vede calare la sua pattuglia da 7 a 4. Non è l’unica novità. I rapporti di forza cambiano infatti in maniera netta internamente al centrodestra, in conseguenza del netto divario tra FdI, salita oltre il 32%, e gli alleati che messi assieme contribuiscono col 18%. Si passa da una situazione di equilibrio (dei sette senatori della tornata precedente, due erano leghisti, altrettanti i forzisti, quindi FdI, Pd e M5s con un eletto ciascuno) a FdI che conta la metà dei senatori del Fvg e che nel pomeriggio è sembrata a un certo punto tagliar fuori il segretario regionale della Lega e portarne a casa tre su quattro.
La vittoria di Ciriani è, come da pronostico, senza ostacoli. La coalizione che lo sosteneva nella sfida diretta dell’uninominale sale oltre il 50%, con FdI al 32,3% (sei punti oltre il dato nazionale), la Lega al 10,9%, Fi al 6,4%, Noi Moderati allo 0,8%. Un ribaltone rispetto a quattro anni e mezzo fa, quando la Lega guidava col 25,8%, con Fi al 10,7%, FdI al 5,3%, Noi con l’Italia-Udc all’1,2%. FdI ha aumentato di quasi sei volte i consensi del 2018: da 35.032 a 191.331 voti. Al contrario la Lega è crollata da 164.105 a 64.525 e FI si è dimezzata da 76.114 a 37.761.
«Il consenso - commenta Ciriani - non deriva solo dall'aver fatto l'opposizione» ma «da come l'abbiamo fatta, in modo serio e coerente. E anche responsabile» visto che «per ogni no abbiamo presentato una proposta». Ora «la priorità delle priorità è metter mano al costo delle bollette».
Per Ciriani è il bis dopo il 2018. Consigliere regionale di lungo corso, quattro legislature in piazza Oberdan, nel 2018 ha iniziato la carriera parlamentare battendo col 46,6% l’esponente M5S Maria Chiara Santoro (23,2%) e la democratica Isabella De Monte (22,2%). L’ex vicepresidente della Regione in era Tondo si ripete con distacco ancora più ampio: il centrosinistra, che schierava il consigliere regionale di Open e ex sindaco di Udine Furio Honsell, è al 26%, la somma del 18,5% del Pd, del 3,8% di Alleanza Verdi Sinistra, del 3,4% di +Europa e dello 0,4% di Impegno Civico. Lontanissimi Giuliano Castenetto, candidato del Terzo Polo di Azione e Italia Viva, con l’8,2%, e il ministro Stefano Patuanelli dei 5 Stelle, quarto con il 7,4%.
A completare il quadro sono Italexit per l’Italia (Antonino Iracà, 3%), Italia sovrana e popolare (Fabio Camillucci, 1,8%), Vita (Pierumberto Starace, 1,5%), Unione popolare con De Magistris (Emilia Accomando, 1,2%), Alternativa per l’Italia (Valentina Baldacci, 0,4%) e Mastella Noi di centro europeisti (Enrico Masiero, 0,1%). Al Senato, dunque, ci vanno due uomini e due donne.
Se Ciriani, Rojc e Dreosto sono nomi noti della politica regionale, la novità è Tubetti. Classe 1982, monfalconese, intermediario assicurativo, ha iniziato a occuparsi di politica all’istituto d’arte di Gorizia da rappresentante di classe e poi della consulta degli studenti. Quindi, nei primi anni del millennio, la militanza suggerita dallo storico esponente della destra goriziana Adriano Ritossa e gli incarichi di presidente dei giovani di Alleanza nazionale di Monfalcone e poi della provincia. A livello amministrativo, le esperienze da vicesindaco di Fogliano Redipuglia e nella prima giunta di centrodestra a Monfalcone.