L’Udinese rivelazione del campionato non ha ancora convinto il Ct Roberto Mancini, “bacchettato” da Andrea Sottil che si aspettava le convocazioni in Nazionale di Marco Silvestri e quel Destiny Udogie chiamato invece dalla Under 21, ma comunque c’è più di un motivo per consolarsi, visto che le nazionali giovanili azzurre sono tornate a considerare alcuni giovani della società bianconera.
Dopo anni bui, con i radar dei tecnici federali orientati lontano dal Bruseschi, Simone Pafundi per la Under 17, e più di recente ancora Mattia Marello e Matteo Palma, per la Under 15, stanno vestendo l’azzurro, a dimostrazione che il settore giovanile bianconero sta ricominciando a dare alcuni frutti interessanti, alcuni dei quali importati anche d’oltre confine.
PUNTA DI DIAMANTE
E allora passiamoli in rassegna i nuovi “gioielli”, cominciando da quel Simone Pafundi che rappresenta la punta di diamante e di cui si è parlato tanto a fine maggio, quando nel giro di pochi giorni il sedicenne visse il clamore della ribalta passando dall’esordio in serie A a Salerno, dove con i 22 minuti finali giocati è stato il primo classe 2006 nella storia della massima serie e il calciatore più giovane di sempre utilizzato in A dall’Udinese, al primo stage azzurro con la Nazionale di Mancini.
Da allora il fantasista napoletano, nato a Monfalcone dove lavora il padre Salvatore, è tornato dietro le quinte, dopo però avere prolungato fino a giugno 2025 il contratto da professionista che appena a marzo era stato siglato fino al 2024.
L’Udinese ha quindi esteso fino a quanto possibile l’accordo per un minorenne, decidendo poi di farlo crescere in casa. Ecco perché Simone continua a giocare con la squadra Primavera e sempre sotto età, visto che quest’anno il campionato è per i 2004-’05, raggiungendo i compagni solo per le partite.
Tutti gli allenamenti, infatti, sono svolti sotto gli occhi di Andrea Sottil che finora lo ha impiegato solo in precampionato, testandone le indiscusse qualità tecniche che il ct della Under 17 Bernando Corradi ha invece rivisto di recente allo stage svolto a inizio mese a Coverciano, da cui Pafundi è tornato con un leggero infortunio, un problema che non gli impedirà di rivestire l'azzurro a ottobre nelle gare di qualificazione per l’Europeo con Kosovo, Grecia e Finlandia.
PEJICIC E I SUOI FRATELLI
Un altro talento puro è lo sloveno David Pejicic, mezz’ala alla “Zielinski” che l’Udinese ha pescato dietro casa, dal Nova Gorica. Il 2007 è titolare fisso della Nazionale U17 slovena e con la Primavera bianconera sta palesando personalità e una capacità notevole di padroneggiare destro e sinistro.
Tornando alle prospettive azzurre, occhio al portiere Joel Malusà, classe 2007 che gioca con i 2006, e restando tra i pali va ricordata l’attenzione per Francesco Di Bartolo Zuccarello, portiere 2005 dalla struttura enorme, per l’età, dotato di un intuito “alla Garella” su cui i preparatori stanno costruendo la tecnica.
Prossimo a una convocazione azzurra è Diego Finotti, centrocampista 2007 con padre friulano e madre tailandese che gioca nella Under 16 bianconera e che a novembre 2021 aveva già trovato spazio nello stage della Under 15 a Coverciano.
FRESCHI D'AZZURRO
Dulcis in fundo, eccoci a Mattia Marello di Flambro, e a Matteo Palma di Trieste, reduci dal doppio test amichevole che la nazionale azzurra Under 15 allenata da Massimiliano Favo ha sostenuto la scorsa settimana con la Slovenia. I due classe 2008 dell’Udinese hanno giocato insieme al Gino Colaussi di Gradisca d’Isonzo, dove l’Italia ha bissato (4-0) il successo ottenuto a Ajdovščina per 3-1.
L’esterno sinistro Marello è dotato di un’ottima tecnica individuale e può ricordare Destiny Udogie per il dribbling e la personalità, in attesa anche del cambio di passo, mentre Matteo Palma ha un futuro da corazziere al centro della difesa, ruolo adottato fin dalle giovanili nell’Herta Berlino, visto che la famiglia era residente in Germania. Entrambi giocano sotto età con la Under 16 bianconera.