TRENTO. Ci sono Zico e Falcao sul palco del Festival dello Sport di Trento organizzato dalla Gazzetta dello Sport. A loro, poi, si aggiunge Franco Causio. Si vuole celebrare quel memorabile Italia-Brasile del 5 luglio del 1982 che diede il là al trionfo Mondiale degli azzurri di Bearzot, ma l’occasione è troppo ghiotta, restando al presente, per non parlare anche di campionato.
Udinese-Roma del 5 novembre 1983 fu decisa da un gol del Galinho, il 4 settembre scorso i bianconeri ne hanno addirittura rifilati quattro ai giallorossi di Mourinho che, come sottolinea il collega Alberto Cerruti, ha ricordato come «sia meglio perdere una volta 4-0 che quattro per 1-0». Il Barone brucia tutti sul tempo: «Eh certo, gli conviene dire così». Falcao confessa di «non aver visto la partita, ma che è ancora troppo presto per dire chi lotterà per la vittoria dello scudetto. Ma credo che la Roma possa restare in corsa fino alla fine».
[[ge:gnn:messaggeroveneto:9474508]]
Il Barone scuote la testa, lui non crede alla Lupa tricolore. Anche Zico non si sbilancia, ma non nasconde la sua soddisfazione per vedere la “sua” Udinese così in alto: «Negli ultimi anni la squadra non è stata molto competitiva anche perché la società ha sempre pensato a vendere i giocatori migliori. L’ho vista giocare in questo inizio di campionato e ho avuto l’impressione di una squadra aggressiva, che gioca sempre per vincere. Non so se lotterà per lo scudetto, ma le auguro con tutto il cuore di restare lassù fino alla fine per la gioia dei tifosi friulani».
Si riavvolge il nastro della memoria e si torna a quell’Udinese-Roma di 39 anni fa: «Il calcio è cambiato – dice Zico –, noi quella partita la vincemmo con un’azione fatta di tre passaggi, oggi vedi azioni con quaranta tocchi prima di tirare in porta». Si inserisce Causio: «Hanno voluto imitare Guardiola, solo che lui si è evoluto e adesso gioca in maniera molto più verticale. Il calcio è sfruttamento del tempo e dello spazio». Poi una grande verità: «In Italia stranieri forti come Zico e Falcao non ce ne sono più, eppure in serie A abbiamo solo il 25% di italiani».
Si ricorda la figura di Paolo Rossi, Causio, opportunamente, cita anche Gaetano Scirea. «L’Italia ha vinto con merito quel Mondiale – ribadisce per l’ennesima volta Zico –, quel giorno contro il Brasile ha sfruttato al meglio i nostri errori. È finita 3-2, ma se avessimo segnato 5 gol gli azzurri ne avrebbero fatti 6».
Non manca la polemica tra Causio e Falcao sul gol annullato a Turone in un Juve-Roma del 1981: «Era regolare», dice Falcao. «Era in fuorigioco», replica il Barone. «Stiamo preparando un documentario sul quel episodio – aggiunge Falcao –, ti ricordi Franco chi arbitrò quella partita? Bergamo». Interviene Zico: «No, Pirandola». Quello che non vide il gol di mano di Maradona al Friuli. Gol del Galinho: 1-0 e palla al centro. Come sempre.