Il presidente degli Stati Uniti è Ronald Reagan. La sonda spaziale Voyager 2 ha scoperto un satellite di Urano. Il 26 aprile, un'esplosione alla centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, terrorizzerà l'Europa. Ma sugli schermi televisivi d'Italia spopola la regina dei prodotti dimagranti e delle televendite, che tra qualche anno sarà arrestata per truffa. Mentre esce su Netflix Wanna, la serie in quattro puntate che, attraverso 22 testimonianze e 60 ore di interviste e immagini tratte da oltre 100 ore di materiali di archivio, tenta di ricostruire uno dei casi giudiziari più discussi d'Italia, ricostruiamo la vicenda di Wanna Marchi, che poi è anche un pezzo di storia del nostro Paese.

L'icona trash degli Anni Ottanta

Il suo successo è profondamente legato agli Anni Ottanta, quelli dell'esplosione delle tv private, dei primi video clip musicali, delle soap opera, del benessere economico, la ginnastica di Jane Fonda, l'ossessione per la linea. «Lardosi! Dovete fare qualcosa per migliorarvi», urla dalla tv Wanna Marchi, che prima di approdare alle televendite faceva l'estetista e adesso rimprovera le telespettatrici con uno stile aggressivo che diventerà il suo “marchio di fabbrica”. 

Il marito violento, le televendite

Una donna che si è fatta da sé: rimasta orfana di padre a 15 anni, Wanna Marchi inizia a lavorare da estetista. Tre anni dopo si sposa e ha due figli, Maurizio e Stefania Nobile. Ma suo marito è un violento e la tradisce. Lo lascia, capisce che deve farcela da sola, si rimbocca le maniche e alla fine degli Anni Settanta approda alle televendite.

Il miracolo dello “Scioglipancia”

Dal 1983 conduce insieme ai figli una trasmissione tutta sua, il Wanna Marchi Show, in onda in seconda serata su Rete A. Ma non è soddisfatta, vorrebbe di più, magari un prodotto speciale, tutto suo. Un giorno, mentre prende un caffè in un Mottagrill, sua figlia Stefania le fa notare che tutte le persone intorno a loro hanno la pancia.

«Vendiamo uno scioglipancia», dice. In quel momento, forse, non sa neanche di che cosa sta parlando. Eppure, propone il prodotto in tv ed è un successo: i centralini esplodono. In piena notte Wanna Marchi telefona a un amico, l'imprenditore chimico Primo Tortini: «Ho bisogno di una crema», gli dice. Lui l'accontenta, ma si rifiuta di scrivere “Scioglipancia” sulle confezioni, si limita a un più prudente “Crema riducente”. Poco conta: il prodotto diventa famosissimo, tutte lo vogliono. E tutti vogliono Wanna Marchi. 

Dalle creme ai Promessi sposi

Da Catherine Spaak a Maurizio Costanzo, le trasmissioni tv se la contendono. Il suo “D'accordo?”, urlato con voce stridula, diventa un disco. E in men che non si dica Wanna Marchi si ritrova addirittura a recitare: nel 1990 partecipa alla parodia dei Promessi sposi del trio comico Lopez, Marchesini Solenghi, dove interpreta un'imbonitrice che vende prodotti per curare la peste. 

Il fallimento e la rinascita

Poi il crollo. Nel 1990 Wanna Marchi viene arrestata e condannata a un anno e 11 mesi di reclusione per concorso in bancarotta fraudolenta per il fallimento della società “Wanna Marchi”, quella attraverso la quale vendeva prodotti cosmetici. Perde tutto, il suo impero si sgretola. Ma non si dà per vinta: se non può più vendere creme, allora venderà qualcos'altro. In fondo, non è la televenditrice più capace d'Italia, quella in grado di vendere qualsiasi cosa, pure l'aria? 

La truffa con il mago

Torna in tv assieme alla figlia Stefania. Nel 1996 fonda una nuova società, la Ascié s.r.l. di Milano, tra i cui soci figurano sua figlia e il suo maggiordomo brasiliano, Mário Pacheco do Nascimento, che diventa protagonista delle televendite nei panni di un mago in grado di dare a tutti numeri “personalizzati” per vincere al lotto, oltre a preziosi amuleti e rimedi per eliminare fatture e malocchio. Ma è una truffa, e presto viene scoperta. Anche se vanno avanti per un bel po' di tempo, fino a quando nel dicembre del 2001 Striscia la Notizia non porta alla luce quello che succede dietro le quinte del programma grazie alla collaborazione di una donna che si finge cliente. 

L'arresto, le condanne

Parte un'indagine: il 24 gennaio 2002 Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile vengono arrestate con altre cinque persone legate a vario titolo alla società Asciè. Il mago Do Nacimento fugge in Brasile. Così, mentre in Italia Wanna Marchi sconta nove anni e sei mesi di reclusione e sua figlia 9 anni e 4 mesi, lui si rifà una vita da parrucchiere in Brasile: condannato a 4 anni, nei suoi confronti non è mai stato emesso alcun mandato di cattura internazionale. 

Cosa fa oggi Wanna Marchi?

Sono passati vent'anni dall'arresto: da sette Wanna Marchi ha finito di scontare la sua pena. Ed è tornata in piena attività: nel 2015 ha condotto con sua figlia il programma Ora parlo io sul canale iTV Italia. Due anni dopo ha scatenato mille polemiche la notizia della loro partecipazione all'Isola dei famosi, poi annullata. Intanto, tra comparsate e programmi tv, madre e figlia sono super attive sui social network dove, in un video del 2020, Wanna Marchi ha provato a mettere in vendita addirittura se stessa. Obiettivo: un milione di like. Non li ha raggiunti. Chissà, forse ci riuscirà adesso, grazie a Netflix.

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