TRIESTE Che cosa potrebbe accadere, se un’anziana signora dovesse perdere il “bus dei ricordi”? Magari, potrebbe fare confusione tra le sue due figlie, non distinguendo più l’una dall’altra. E magari, solo un minuto dopo, potrebbe mettersi a cantare vecchie canzoni di gioventù, in italiano o addirittura in inglese, rammentando perfettamente le parole.
Chi si occupa di un famigliare malato di Alzheimer sa bene che, oltre a risolvere una serie di problemi pratici, si trova anche a dover affrontare complesse situazioni emotive. Ed è proprio l’emotività la protagonista dello splendido dialogo teatrale, scritto da Marzia Postogna e co-intepretato da Ariella Reggio, che ieri mattina ha accompagnato i passeggeri del “bus viola” attraverso le vie del Borgo Teresiano e del Borgo Giuseppino.
[[ge:gnn:ilpiccolo:9091243]]
Ma di cosa si tratta? L’autobus dei ricordi è una delle tante iniziative volute dall’Associazione De Banfield per informare i triestini sull’Alzheimer: patologia che nel mondo colpisce, assieme ad altre forme di demenza, circa 58 milioni di persone. «In Italia – ha detto la presidente Maria Teresa Squarcina Monti – questa malattia riguarda un milione di cittadini, più di 20.000 solo nella nostra regione. Per questo, in occasione del mese mondiale dell’Alzheimer, abbiamo voluto moltiplicare gli eventi di sensibilizzazione sul tema: oltre alla “panchina viola”, posizionata all’inizio del viale XX Settembre, tra i fiori all’occhiello di quest’anno c’è anche il “bus viola”». Questo coloratissimo mezzo sta percorrendo le strade cittadine già da tre settimane, ma ieri è stato protagonista dell’iniziativa “E se perdi il bus dei ricordi?”, realizzata con il contributo della Regione, del Comune e di Trieste Trasporti.
Così, l’autobus viola è partito alle 11.30 da piazza Oberdan, passando attraverso luoghi tipicamente turistici ma anche di normale vita quotidiana. I primi passeggeri, tra cui il vicegovernatore Riccardo Riccardi, l’assessore comunale Stefano Avian e il presidente dell’azienda di trasporto pubblico locale Maurizio Marzi Wildauer, sono stati accompagnati nel tour dalle descrizioni di Francesca Pitacco, presidente delle guide turistiche del Friuli Venezia Giulia, intervallate dai dialoghi in cuffia tra una mamma affetta da demenza e una figlia, interpretate dalle voci di Ariella Reggio e Marzia Postogna. E così, nella finzione del testo teatrale, l’anziana madre è rimasta stordita di fronte ai più recenti lavori in piazza Libertà, che l’hanno resa così diversa da quand’era giovane, ma è stata rincuorata dalla presenza della statua di Sissi, che le ha ricordato i film con Romy Schneider e soprattutto il bellissimo Karlheinz Böhm nei panni di Francesco Giuseppe I. E ancora, quando l’autobus è sfrecciato davanti alla Lanterna per dirigersi verso Sant’Andrea, la vecchietta ha ricordato con entusiasmo il senso di libertà che provava quando andava a fare il bagno al Pedocin, senza doversi preoccupare degli sguardi maschili… pur facendo un po’ di confusione con il vicino stabilimento Ausonia.
In programma ci sono altre due corse speciali: dopo quella organizzata ieri mattina, chi vorrà salire sul bus viola e godere di questo originalissimo viaggio tra le memorie cittadine, potrà farlo il 28 settembre alle 18 e alle 19, sempre con partenza da piazza Oberdan. Il percorso dura circa 40 minuti e per partecipare non è prevista prenotazione. «Un’iniziativa importante – ha detto il vicepresidente della Regione Riccardi, che ha presenziato al tour – anche considerando la mutata composizione della comunità del Fvg sotto il profilo anagrafico: la nostra è la seconda regione in Italia per anzianità. Vivere di più significa adeguare il sistema, sanitario e non solo, a questi nuovi assetti demografici».