A Radio Sportiva è intervenuto il nostro direttore Ubaldo Scanagatta in merito all’argomento che nell’ultima settimana sta tenendo banco nel mondo del tennis: il ritiro di Roger Federer. Nel corso della chiacchierata è stato chiesto al direttore di Ubitennis un giudizio sulla Coppa Davis dell’Italia, e sulle prospettive in vista dell’incontro di Novembre contro gli Stati Uniti.
Riguardo a Federer Scanagatta ha detto: “Ha cercato di riprendere continuamente, ha fatto tre operazioni, ogni volta che riprovava a tornare era sempre costretto a fermarsi. Adesso in Laver Cup nessuno infierirà su di lui, infatti giocherà il doppio, probabilmente con Nadal. L’importante è che lo si vedrà giocare, sarà divertente. Sono sicuro che farà ancora dei colpi straordinari. Lui di questa Laver Cup è praticamente l’organizzatore assieme al suo manager Tony Godsick”.
Alcuni aspetti di questa competizione non sono condivisibili: “Non condivido il fatto che gli incontri della Laver, che sono esibizioni, sono considerati validi dall’Atp come computo degli head to head. Inoltre non c’è nemmeno il terzo set ma si gioca un tie-break a dieci”.
A Ubaldo viene poi chiesto se secondo lui Federer potrà diventare commentatore o opinionista: “Non lo so. Lui raramente si sbilancia, e gli ex giocatori che poi diventano commentatori si trasformavano in veri opinionisti. Lui non ce lo vedo a dire cose scomode nei confronti di un giocatore. Ma è intelligente e se volesse fare il commentatore ci riuscirebbe benissimo. Di lui restano – prosegue Scanagatta – alcuni record secondo me imbattibili: le 23 semifinali consecutive negli slam; o le 237 settimane consecutive da n.1 del mondo. Dal 2003 al 2006 era un periodo in cui non aveva molti rivali, poi arrivò Nadal”.
In chiusura un bilancio sulla Coppa Davis e sulla vittoria azzurra contro la Croazia. “Il volto più alto per la Davis Italiana? A Berrettini. Perché ha giocato tutti e tre i giorni a differenza di Sinner che è arrivato dopo per via dello Us Open, dove ci sono altri orari e superficie. L’importante ora è battere gli Stati Uniti per poi affrontare la vincente tra Canada e Germania a Malaga, a novembre. Da qui ad allora possono cambiare molte cose sotto il punto di vista della forma. Ma anche a livello di n.1 italiano, che potrebbe diventare Berrettini e non più Sinner”.