VOGHERA. La procura chiede 8 mesi di condanna ciascuna per Claudia Vercesi, 47 anni, medico ginecologo, e per Daniela Talpo, 59 anni ostetrica. Entrambe erano in servizio all’ospedale di Voghera nel giugno 2018 quando in sala parto nacque morto un bambino, Nicolas.
La richiesta di condanna è stata formulata martedì durante la penultima udienza del processo che si sta celebrando in tribunale a Pavia. Il fascicolo d’accusa era stato aperto dalla pm Diletta Balduzzi . Il giudice monocratico Vincenzo Giordano si esprimerà l’8 novembre prossimo in merito alla vicenda con la sentenza di primo grado. Le due dipendenti dell’ospedale di Voghera sono a giudizio per responsabilità colposa in ambito sanitario.
Vercesi è difesa dall’avvocato Giuseppe Roccioletti, Talpo dall’avvocato Gianfranco Ercolani. «Sono fiducioso in vista del giudizio - spiega l’avvocato Ercolani -. Ci sono delle perizie che hanno dimostrato durante il processo che la morte del bambino era dovuta a una malformazione del cordone ombelicale, escludendo quindi una responsabilità diretta del personale in servizio in sala parto». I genitori del bambino nato morto, che vivono in un paese dell’Oltrepo, sono parte civile nel procedimento, quindi al fine di ottenere eventuali risarcimenti. Sono rappresentati dagli avvocati Massimo Adriatici e Cristina Moroni.
La vicenda
La morte del bambino si era verificata nel giugno di 4 anni fa. Secondo la famiglia e secondo la ricostruzione della procura, ci sarebbero state negligenze da parte degli operatori sanitari, perché si sarebbe aspettato troppo a intervenire nonostante i segni di una sofferenza del feto. Il bimbo era nato morto al termine di una gestazione a quanto pare regolare. Sarebbe stato il primogenito di una coppia di giovani sposi, che abitano in un piccolo centro a poca distanza da Voghera. Al momento del parto aveva un peso perfetto, di 3,2 chilogrammi. Per questo la tragedia aveva spinto i genitori a chiedere chiarezza. Il magistrato Diletta Balduzzi aveva disposto una perizia svolta senza i consulenti della difesa delle imputate.
Perizie che sono poi state integrate da altri accertamenti svolti durante il processo e quindi inseriti nel fascicolo.